Il cane procione (
Nyctereutes procyonoides, dove "nycto-" dal greco "notte", "ereutes" dal greco "che si aggira", "procyon" = "procione") è un membro della famiglia dei Canidae anche se è spesso confuso con i procioni e i tassi. È l'unica specie vivente del genere Nyctereutes, e il suo parente più prossimo sembra essere la
volpe (sempre canide), più che il cane domestico. L'animale è anche conosciuto con il nome giapponese tanuki (katakana: タヌキ; kanji: 狸), e in Giappone è anche storicamente considerato una creatura soprannaturale: vedere tanuki per le implicazioni mitologiche.
Habitat:Il cani procioni sono originari del
Giappone, Siberia sudorientale, e Manciuria ma si sono spinti fino a Scandinavia e Francia; nel 2005, ci sono stati avvistamenti anche in Italia. Si possono trovare sia in pianura sia in montagna, e sono specialmente comuni nelle foreste; spesso si avvicinano a piccoli villaggi e aree rurali.
Caratteristiche:I cani procione sono timidi e poco aggressivi; preferiscono nascondersi o gridare piuttosto che combattere; sono monogami: le poche lotte sono in genere tra maschi per le femmine. La stagione degli amori comincia quando il tanuki emerge dalla sua tana; le femmine restano in calore per circa sei giorni. L'osso penico li lega nel coito per circa sei minuti, meno degli altri canidi. Quando i cuccioli nascono, dopo una gestazione di circa 60 giorni, il maschio collabora alla cura dei piccoli, prima procurando cibo per la sua compagna e poi anche per i cuccioli, una volta svezzati, a circa 50 giorni d'età. Diventano fisicamente e sessualmente maturi all'età di un anno. La lunghezza di un adulto medio è di circa 65 cm e pesa tra 4 e i 10 kg; le femmine partoriscono circa cinque cuccioli a parto. Vivono 3-4 anni in libertà e circa 11 anni in cattività.
Il cane procione è l'unico membro della famiglia dei canidi ad andare in letargo nei mesi invernali, e spesso si finge morto quando viene attaccato. Non abbaia, e per esprimere potere il maschio dominante arriccia la coda a forma di U rovesciata. Il cervello del tanuki è poco sviluppato rispetto a quello di cani e lupi, ha denti piccoli e testicoli inconsuetamente grandi, caratteristica esagerata nel folklore giapponese.
Sottospeci:Ci sono attualmente
sei sottospeci riconosciute:
* N. p. albus - Il cane procione bianco (su Hokkaidō, Giappone)
* N. p. koreensis - Il cane procione coreano
* N. p. orestes –Il cane procione Yunnan
* N. p. ussuriensis - Il cane procione siberiano
* N. p. procyonoides - Il cane procione cinese (o finlandese)
* N. p. viverrinus - Il cane procione giapponese
C'è una controversia nella comunità scientifica sulle sottospecie siberiana (N. p. ussuriensis), cinese (N. p. procyonoides) e giapponese (N. p. viverrinus) a causa di differenze nel cromosoma, nel comportamento e nel peso; il cane procione giapponese potrebbe dover essere considerato una specie diversa dalle altre due.
CITAZIONE
però avevo sentito ( se non ho sbagliato animale ..) che è stato avvistato in Friuli e che probabilmente imiterà l'orso, la lince e il lupo nel ripopolare le Alpi da est a ovest
ROMA - Qualche segnalazione di uno strano cane con il muso di un procione, che si aggirava in
Alto Adige, era già arrivata, ma ora c'è la prova: in Italia c'è un nuovo mammifero. I ricercatori del Dipartimento di scienze animali dell'Università di Udine sono riusciti a fotografare in Carnia, nella riserva di caccia di Socchieve, un cane procione, un canide diffuso nell'Europa Nord Orientale dove è stato introdotto dall'estremo Oriente per la pelliccia.
"E' il primo dato certo di presenza di questa specie in Italia - spiega Stefano Filacorda, ricercatore dell'ateneo friulano e responsabile della ricerca condotta in collaborazione con il Distretto venatorio n.2 della Carnia - Avevamo raccolto alcuni campioni di pelo nei siti di monitoraggio della lince e dell'orso, che erano stati attributi a questa specie attraverso analisi microscopica e avevamo trovato tracce sulla neve".
Due esemplari di cane procione sono stati fotografati nella riserva di caccia di Socchieve, in Carnia. Questi canidi sono originari dell'estremo Oriente, è la prima volta che la loro presenza è documentata in Italia, mentre sono stati introdotti da tempo in Russia e nell'Europa Nord orientale
Ora però la
conferma fotografica: "La presenza del cane procione sembra estendersi dal confine sloveno fino all'area centrale della Carnia - dice Filacorda - ora sono necessari studi approfonditi che possano fornire informazioni oltre che sulla reale distribuzione, anche sulla provenienza e sull'effetto che questo nuovo predatore può avere sugli ecosistemi naturali".