LUPA CAPITOLINA
Enea, sfuggito alla distruzione di Troia, dopo un lungo peregrinare, arrivò nel Lazio e si stabilì su un terreno che gli venne concesso dal re Latino. Qui Enea sposò la figlia del Re, la bella Lavinia ed in suo onore fondò la città di Lavinio.
Dopo undici generazioni, il re Proca, discendente diretto di Enea, ebbe due figli, Numitore ed Amulio; quest’ultimo, il minore, usurpò il trono del fratello e ne uccise il figlio maschio. Salvò invece la figlia femmina Rea Silvia, ma, per evitare che mettesse al mondo dei figli che un giorno avrebbero potuto rivendicare il trono, la obbligò a diventare sacerdotessa della dea Vesta, vincolata alla castità.
Rea Silvia fu posseduta con la forza dal dio Marte e dall'unione nacquero i due gemelli più celebri al mondo: Romolo e Remo.
Per ordine di Amulio, la madre fu mandata a morte, ma il fiume dove il corpo fu gettato ne ebbe pietà e la resuscitò. I figli le vennero tolti per essere uccisi, ma il servo incaricato del delitto ebbe compassione dei due pargoli, li mise in una cesta e li affidò alle acque del fiume Tevere.
A causa delle forti piogge, il Tevere era straripato ed aveva allagato i campi formando grandi pozze d'acqua, in una delle quali si fermò la cesta coi due bambini.
Allevati da una lupa Faustolo trova la lupa con i gemelli
Rubens, ai Musei CapitoliniUna lupa, scesa dai monti al fiume per abbeverarsi, fu attirata dai vagiti dei due bambini, li raggiunse e si mise ad allattarli. Vuole la tradizione che anche un picchio portò loro del cibo. Così li trovò il pastore Faustolo, che li raccolse e li portò dalla moglie Acca Larenzia (o Laurenzia). Esiste una supposizione sulla figura di Acca Larentia. Alcune interpretazioni la identificano con la "lupa", nome che in latino significa anche prostituta. In ogni caso, pur essendo molto probabile che la "lupa" sia stata una prostituta, esistono anche ipotesi che ammettono come verosimile che realmente una lupa, mammifero in grado di avere gravidanze plurigemellari, perdendo i propri cuccioli a causa di un predatore, avesse vagato fino a quando, trovati i due neonati, li allevò impedendo così loro la morte certa.