Silent Hill - Salvation, Una delle mie poche Fiction serie

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°Xander°
CAT_IMG Posted on 11/4/2008, 15:56 by: °Xander°




Si ragazzi...Ron non scrive soltanto parodie.
Quest'idea l'ho avuta un paio di settimane fa.
Avevo intenzione di scrivere una fan fiction seria in cui il protagonista era il mio personaggio,Logan.
Il problema era che non sapevo nulla,nè trama,nè ambientazione,nè genere.
Alla fine l'ispirazione è arrivata e ho deciso di scrivere una fan fiction in cui il tema centrale sia il tema della mia saga di videogiochi preferita,alias Silent Hill.
No,non vi preoccupate,ho deciso di scriverla in modo tale che non esistano riferimenti o collegamenti con i giochi...ma al contrario è una storia a se stante,che può essere letta da tutti,anche da chi non ha mai giocato.

Perdonatemi,ormai conoscete Logan come lo scemo che chiacchera col narratore,ma in realtà Logan è stato creato per essere un personaggio serio eheh,quindi se non vi piacerà vederlo così vi posso capire XD.

Bhe io comincerei con l'andare con il primo capitolo...che dire?
Buona lettura.

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Non fu facile,per niente.
Ci aveva già pensato milioni di volte,da quando era uscito da quell’inferno,quell’inferno che adesso lo portava a compiere quel gesto.
Sudava e tremava,come non aveva mai fatto in vita sua.
Chiuse gli occhi e lo fece…si stupì della velocità,finiva tutto in questo modo senza neanche rendersene conto,fu tutto rapido,ma non così rapido da impedirgli di ricordare il motivo di un tale gesto.
La sua origine…che aveva un solo nome…Silent Hill.

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Logan…
<<sei tu?>> disse nel vuoto <<finalmente sei tornata>>
Logan…
<<dimmi che non sei solo un’illusione>>
L’unica risposta che ottenne su solamente il silenzio.
Il nulla lo circondava,l’oscurità gli impediva di individuare la sagoma delle proprie mani e ne ebbe paura.
Urlò.
Urlò con tutte le sue forze fino a quando non ebbe più voce per poterlo fare,ma nulla cambiava quello scenario.
Era solo, e si chiese se davvero quella fosse la sua voce o se era solo un’illusione come aveva supposto.
Passarono secondi,i secondi diventarono minuti e i minuti ore,ma l’ambiente non mutava..
Uno spazio infinito,senza poterne cogliere un barlume di luce,e lui era il solo essere vivente che lo abitava.
Voleva continuare ad urlare,voleva continuare a chiamare il suo nome,ma era tutto inutile,in quanto la voce gli era sparita del tutto.
Si accasciò a terra,portandosi le ginocchia al petto,come faceva da bambino quando si rinchiudeva impaurito in camera sua in un angolo e con gli occhi pieni di lacrime ascoltava con orrore le grida che provenivano da fuori.
<<perché continui a cercarmi?>> pensò osservando l’abisso che lo circondava <<perché continui nonostante…>>
Improvvisamente un suono interruppe i suoi pensieri,un boato proveniente da qualunque direzione e nessun luogo.
Un altro,e un altro ancora e un urlo,tra i boati,che invocava il suo nome.
Era nuovamente quella voce e cercava il suo aiuto.
Si rimise in piedi e cominciò a correre,non gli importò più nulla,sapeva solo che la fonte di quell’urlo aveva bisogno di lui.
I boati continuarono,gli parvero sempre più vicini e l’invocazione d’aiuto sempre più lontana.
Tentò di gridare il suo nome,ma dalla gola uscirono solo pochi suoni striduli.
Era stanco,il passo diminuiva e i rombi che sembravano seguirlo lo stavano raggiungendo,ma il suo scopo non era quello di fuggire da essi bensì quello di trovare la fonte di quella voce che continuava a chiamarlo.
Cadde e fu solo allora che un bagliore di luce lo accecò restringendogli le pupille, e le fiamme lo travolsero all'istante.
Bruciava,e urlava mentre la sua carne sfrigolava e la voce continuava a cercare il suo aiuto.
I boati continuavano a ripetersi,questa volta su di lui.
E tra l’odore della carne bruciata e i fragori sentì la voce urlare indistintamente due parole…
SILENT HILL!
 
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