Silent Hill - Salvation, Una delle mie poche Fiction serie

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°Xander°
CAT_IMG Posted on 26/4/2008, 16:14 by: °Xander°




3


La galleria era debolmente illuminata,i pochi fari presenti al suo interno erano per lo più fulminati.
Regnava il silenzio in quel luogo,l’unico suono presente era il rimbombo dei suoi passi che calpestavano piccole pozze create dall’umidità.
Si muoveva a passo lento e regolare,senza accelerare né rallentare,se doveva arrivare a Silent Hill doveva farlo prima del calare della notte,e poi avrebbe alloggiato in un motel.
<< L’uscita della galleria è ancora lontana>> pensò dato che non riuscì a scorgere un bagliore di luce nello sfondo arancione.
Continuò a camminare ancora per trenta minuti,ma la galleria sembrava non avere fine.
Poi,da lontano,udì qualcosa.
Qualcosa di diverso dalle goccioline che cadevano dalla parte superiore della passaggio…passi… altri passi oltre i suoi.
Si fermò,pensando magari che si trattasse dell’eco dei propri,eppure gli altri continuavano,si avvicinavano,e nel buio era impossibile capire da dove venissero.
<< CHI E’ LA’? >> urlò udendo il rimbombo della propria voce sperdersi,ma nessuno rispose,anche il suono di passi parve bloccarsi.
Scosse la testa,magari era solo il frutto delle sue paure e aveva immaginato tutto…ma invece i passi ripresero a farsi sentire.
Il suo cuore cominciò a battere più forte,e riprese a camminare.
Dopo un quarto d’ora ancora nessuna uscita e i passi dietro di lui continuavano a udirsi.
<< Continua a camminare>> disse a se stesso << Cammina e non voltarti indietro>>
I passi gli parvero sempre più vicini,ma quando si voltò non vide nessuno,eppure avrebbe già dovuto vedere chi lo stava seguendo.
<< CHI C’E’?>> urlò di nuovo al buio ma come prima non ottenne alcuna risposta,se non i passi che continuavano ad avvicinarsi.
Cominciò a correre,non scorgendo una misera uscita,nulla.
I passi dietro di lui accelerarono il passo,cominciando ad inseguirlo davvero.
Corse fino a quando le sue gambe persero sensibilità e cadde al suolo scivolando in una pozza.
Tentò di alzarsi,ma perse nuovamente l’equilibrio.
La stanchezza l’aveva colto di sorpresa.
<< ALZATI!>> gridò a se stesso rialzandosi di nuovo e riprendendo a correre.
Chiunque lo stesse seguendo dal canto suo non sembrava avere alcuna difficoltà né stanchezza.
Li sentì sempre più vicini,si voltò di nuovo per scorgere qualcosa,ma vide solo la galleria immensa e vuota.
Tornò a guardare avanti e il colpo arrivò all’improvviso,duro e forte sul suo viso.
Cadde a terra,notando che la via era stata sbarrata da una grata di ferro su cui aveva appena colpito il volto.
<< No>> sussurrò rialzandosi lentamente aggrappandosi alla recinzione << No>> continuò a sussurrare voltandosi dietro notando che i passi del suo inseguitore erano vicinissimi.
<< NO!>> urlò battendo i palmi delle mani sulla grata come per buttarla giù.
Si fece prendere dal panico,cominciò ad urlare colpendo la grata e voltandosi ogni secondo.
Cercò disperatamente una via di fuga e notò che alla sua destra c’era un’uscita secondaria che prese senza pensarci due volte.
Quando aprì la porta vide un piccolo e stretto passaggio illuminato dagli stessi faretti arancione che illuminavano la galleria.
Non sapeva dove portava,né se si trattasse di un ulteriore vicolo cieco,ma non aveva altra scelta se non addentrarsi dentro.
Sbatté la porta di ferro dietro di se e riprese a correre pestando pozze più ampie e profonde di quelle presenti nel passaggio principale.
Solo dopo cinque minuti si fermò appoggiando la schiena contro la parete e portandosi le mani alle ginocchia per prendere fiato.
Cosa lo seguiva? Perché non aveva visto nessuno quando era entrato dentro la galleria? Da dove era spuntato? Perché lo stava seguendo?
Queste domande lo tormentarono,e per ognuna non riusciva a trovare alcuna risposta.
Respirava affannosamente inspirando ed espirando dalla bocca secca come un deserto,chiudendo gli occhi e cercando di calmarsi.
Infine il suo timore si avverò prendendo vita inaspettatamente,udì,in lontananza,chiudersi con un tonfo la porta dalla quale era entrato lui.
<< Oddio!>> sussurrò aprendo gli occhi e salendogli il cuore in gola.
Ricominciò a correre terrorizzato,alla cieca,non sapeva dove stava andando,ma sapeva che doveva scappare.
Si ritrovò davanti ad un’altra porta e la aprì immediatamente entrando dentro.
Non si fermò e continuò a correre fino a quando sentì un suono differente rimbombare in ogni luogo.
Una sirena,un suono lungo e continuo,stridulo e metallico.
Le luci arancione che illuminavano il condotto parvero spegnersi perdendo intensità,mentre quel lungo suono continuava a ripercuotersi ovunque.
Si trovò al buio,nel nulla più assoluto,come nei suoi incubi…accompagnato soltanto da quel suono che gli incuteva angoscia e paura.
Chiuse gli occhi accovacciandosi a terra portandosi le ginocchia al petto e poggiando la fronte su di esse,fino a quando quel suono non fosse scomparso sarebbe rimasto così.
Durò a lungo,si mise le mani alle orecchie ma continuò a sentirlo da tutte le parti.
Lentamente il suono svanì e le luci si intensificarono nuovamente,ma gli parvero più buie e scure rispetto a come erano prima…probabilmente,pensò,fu colpa dell’eccessiva esposizione al buio.
Ma notò dell’altro,cose che prima non aveva notato.
Vapore…vapore caldo che usciva da alcuni tombini,e ventole di ferro che ruotavano incessantemente in condotti incavati nelle pareti.
No…prima non c’era nulla non le aveva semplicemente non notate.
Cos’era successo?
Fece per fare un passo,ma constatò che il terreno ai suoi piedi era composto di lamine di ferro,e non più da cemento.
<< Sto sognando…e un altro maledettissimo incubo>> pensò osservando una delle tante ventole.
Cominciò a camminare lentamente ma più all’erta e spaventato di prima.
La strada era una sola e non poteva tornare indietro.
Mentre camminava udì un urlo stridulo in lontananza e poi un rumore sordo,come un pezzo di legno che si spezzava,e guardandosi intorno deglutì,continuando ad avanzare.
E come se fosse un deja vue il rimbombo di una porta che si chiudeva gli giunse alle orecchie.
<< Merda!>> disse ricominciando a correre senza una meta,scorgendo un’ombra alle sue spalle.
Correndo scorse qualcosa all’interno di un condotto nel quale girava una ventola di ferro…un corpo,un corpo di un essere umano che si dimenava mentre veniva lentamente ridotto a brandelli dalle pale della ventola.
<< ODDIO!>> urlò mettendosi una mano in bocca e guardando con orrore la scena << O MIO DIO!>>continuò ad urlare ricominciando a correre.
Cadde,non aveva un alito di fiato in più per respirare,si voltò dietro e finalmente vide cosa lo inseguiva.
Qualcosa che non aveva mai visto in vita sua,con due lunghe e grandi braccia ma senza mani,nessun volto ma solo bende inzuppate di sangue su una protuberanza che fungeva da testa,un corpo minuscolo,e gambe sottili.
Urlò con tutto il terrore che aveva dentro di se,cercò di rialzarsi ma non ci riuscì.
<< NOO!NOOOOOOOO!>> continuava ad urlare mentre cercava di alzarsi e scappare.
Riuscì ad alzarsi nonostante le gambe e le braccia che gli tremavano.
Scappò via,in preda alla paura e al terrore…sperava ancora che si trattasse di un sogno e che si sarebbe svegliato sulla sua Jeep,ma i passi della creatura lo fecero ritornare alla realtà.
<< AIUTO!AIUTATEMI VI PREGO!>> urlò nella speranza che qualcuno lo udisse,ma nessuno era presente,nessuno poteva aiutarlo.
Si trovò nuovamente in un vicolo cieco con una recinzione di ferro ad ostacolargli la strada.
<< NOOO!>> urlò colpendo l’ostacolo << NO!NOO!AIUTO!>> si voltò vedendo la creatura che si stava avvicinando << MIO DIO NOO!VA VIA!VA VIAA!>>
Batté continuamente i palmi delle mani nella grata di ferro continuando ad urlare terrorizzato.
Si voltò vedendo la creatura di fronte a se,che lo sovrastava.
Cadde a terra battendo la testa.
<< LASCIAMI!VA VIAA!NOOOO>> urlò finché la vista non gli si appannò e i sensi lo abbandonarono.
 
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