Niko condannato alla catena

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*randagio*
icon9  CAT_IMG Posted on 17/12/2008, 06:22




...avevo sentito che qualche sera fa ne parlavate, così ho cercato questa storia. Che rabbia!!!!!! La giustizia, in questo paese, funziona proprio all'incontrario! è______é Per Niko e la sua proprietaria sembra sia in atto una vera persecuzione giudiziaria a leggere queste notizie ç___ç

La Stampa (rubrica La Zampa) 14/12/2008
CITAZIONE
Niko condannato alla catena

Il pastore tedesco disturbava i vicini nel cortile
MACERATA
Di una vertenza legale che va avanti dal 2002 tra vicini di casa, in contrada Castelletta di Petriolo (Macerata), ha fatto le spese Niko, pastore tedesco di 5 anni, "condannato" a una sorta di arresti in casa.
L’animale, di proprietà di Sara Andreozzi, fino a qualche tempo fa era solito scorrazzare nel cortile dell’abitazione. Ma proprio lì c’è una servitù di passaggio in favore di due vicini di casa, padre e figlio, che per raggiungere la loro vigna debbono per forza attraversarlo.

Poichè il cane, a detta dei due, aveva preso ad abbaiare loro minacciosamente, tanto che qualche volta erano stati costretti a scappare, padre e figlio si sono rivolti a un avvocato. Si è trovato a decidere del caso il giudice civile presso il tribunale di Macerata, Luigi Reale, che alla fine ha sentenziato: «Il cane deve essere legato alla catena, di lunghezza tale da restare a distanza di almeno due metri dal suolo dove la servitù è esercitata, per tutte le ore diurne e cioè da un’ora dopo il tramonto, in considerazione dell’attività agricola che i ricorrenti debbono esercitare sul loro fondo».

Così il povero Niko deve starsene buono, almeno di giorno. Ma la sua padrona non si è data per vinta, e ha intrapreso un nuovo contenzioso - ancora aperto - con i vicini, che secondo lei, per raggiungere la vigna, possono utilizzare un altro passaggio.

Corriere Adriatico 15/12/2008
CITAZIONE
In un procedimento penale che vede come testimoni i vicini di casa contestata la mancata applicazione dell'ordinanza del giudice civile. L'ufficiale giudiziario è tornato a farsi sentire in contrada Castelletta a Petriolo dove abita il pastore tedesco al centro delle cronache

Per Niko i domiciliari non bastano, scatta un'altra ipotesi di reato

MACERATA - Si dice che il postino suoni sempre due volte ma con Niko si sono allargati e così l'ufficiale giudiziario è tornato a farsi sentire in contrada Castelletta a Petriolo dove abita il pastore tedesco al centro da alcuni giorni delle cronache nazionali ed anche dei forum sulla rete. Non bastava la condanna a restare legato dall'alba al tramonto, non bastava la condanna agli arresti domiciliari nella cuccia, ora nell'abitazione di Sara Andreozzi - proprietaria di Niko - l'ufficiale giudiziario ha consegnato l'avviso di chiusura delle indagini per un altro procedimento penale che vede come testimoni i vicini di casa di Sara che contestano la mancata applicazione dell'ordinanza del giudice civile. A formulare l'ipotesi di reato è il pubblico ministero Laura D'Amelio che ha appena notificato alla giovane commessa maceratese - al lavoro nella boutique Di Pietro a Macerata - l'avviso di chiusura delle indagini preliminari con l'invito a presentare memorie nei venti giorni di rito. Un'altra accusa che la giovane maceratese decisamente contesta e sarà comunque al centro di un altro contenzioso giudiziario. Per Niko la disavventura continua e pensare che pensava di godersi i prossimi giorni accanto alla compagna Niki che è prossima al parto. Non è ancora chiaro se ci saranno permessi premio per Niko per avvicinarsi alla prole ma intanto il caso è esploso in tutta Italia, sui media e online con diversi forum aperti sulla vicenda. Ieri sera il Tg5 delle venti è tornato sul caso facendo parlare un addestratore che ha rilevato come la catena sia diseducativa e non idonea per il cane, assolutamente da bocciare.
La stragrande maggioranza degli interventi sui forum è evidentemente a favore di Niko.
C'è chi la butta in politica: "Povero caro, ormai giusto i cani scontano le pene" e chi contesta decisamente: "Ma legare un cane alla catena non è perseguibile legalmente? Se così fosse. costringere a legare un cane... è perseguibile uguale." Un altro commento: "Ma che fesseria è? A parte che non penso che il cane abbia commesso qualcosa di tanto grave da meritare questo, ma anche se fosse gli arresti domiciliari al massimo dovrebbero prevedere l'obbligo per il padrone di tenerselo dentro casa e non certo legato, ma che ha fatto? Lo hanno beccato spacciando spinelli? che cavolata assurda". Ancora: "Non è una bella cosa, ma credo che, se fosse vero che non hanno altro passaggio, non si poteva fare altrimenti." "Una rete divisoria era meglio, tutto il giorno alla catena è allucinante."
LUCA PATRASSI

Corriere Adriatico 16/12/2008
CITAZIONE
Prossima al parto la compagna del pastore tedesco. Una battaglia a suon di denunce che si trascina da sei anni e di cui l’animale rischia di fare le spese più di tutti

I media si mobilitano per il caso di Niko

Servizio di una troupe di Canale 5 mentre si attendono le motivazioni della sentenza

PETRIOLO - La storia di Niko sta conquistando anche i media nazionali e ieri è stata una troupe di Canale5 a seguire il primo caso di un cane condannato agli arresti domiciliari nella cuccia.

Niko, un bell’esemplare di pastore tedesco, ha cinque anni e da alcuni giorni attende di conoscere la motivazione del giudice che lo obbliga a restare legato a una catena, dall’alba al tramonto. Niko in effetti ha tutte le ragioni per ricorrere contro una sentenza che lo vede vittima innocente di una disputa a suon di denunce tra vicini che si trascina dal 2002, quando Sara Andreozzi, la sua padrona, ha acquistato un’abitazione in contrada Castelletta.
Oltre al danno psicologico per Niko, un cane da guardia costretto agli arresti in casa propria, si profila anche un danno biologico. Nika, che come si intuisce è la compagna di Niko, è prossima al parto e non far vedere i propri cuccioli al papà è evidentemente operazione non in linea con i più elementari diritti (del miglior amico) dell’uomo. Possibile che esistano i permessi speciali per motivi di famiglia per cani detenuti anche se per Niko la semilibertà è applicata alla rovescia, libero di notte e alla sbarra durante giorno.
La prossima paternità e l’esigenza di star vicino ai propri cuccioli potrebbe essere una delle motivazioni del possibile ricorso contro la decisione emessa dal giudice di primo grado.
Insomma tra una comparsata tv ed una sulla carta stampata Niko tira avanti in attesa degli eventi giudiziari anche se - rispetto agli umani la cui vita è molto più lunga - il bel pastore tedesco corre qualche rischio in più. Non sarà il suo caso in particolare ma in genere la giustizia civile non brilla per velocità e così l’augurio per il pastore tedesco è che la storia si possa definire in fretta.
Niko agli arresti in casa mentre avanzano le carte bollate tra i vicini di casa.
“Raggiungere la vigna era diventato impossibile - dicono i vicini -. Ogni volta il cane abbaiava e ci guardava minaccioso. Spesso siamo stati costretti a scappare”. E così si sono rivolti all’avvocato Sandro Giustozzi e hanno portato la vicenda in tribunale. Il giudice del tribunale dui Macerata ha dato loro ragione.
Una decisione, che alla padrona del cane non è evidentemente andata giù. “Ma non lo vedete? Questo cane non farebbe del male a una mosca”, esclama accarezzando l’animale. Sara, una ragazza giovane e tenace, molto nota per il lavoro svolto nel negozio di abbigliamento “Di Pietro” a Macerata, insiste nella difesa di Niko e si è affidata all’avvocato Vittorio Di Cola sperando di potere risolvere questa situazione. Per ora, però, Niko resta legato. Agli arresti domiciliari nella sua cuccia di Petriolo.
Passano i giorni e sono attese anche altre sentenze nella battaglia legale che oppone Sara ai vicini di casa di contrada Castelletta. Niko attende fiducioso anche se le preoccupazioni crescono, non è bello presentarsi ai nuovi nati agli arresti domiciliari.
LUCA PATRASSI

Se volete esprime la vostra opinione, Sara penso che ci leggerà perché le ho scritto (ma mi raccomando, educatamente, niente insulti al giudice o i vicini di casa... anche se li meriterebbero... altrimenti mi tocca moderare i messaggi)

 
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Kooma lo spirito selvaggio
CAT_IMG Posted on 17/12/2008, 15:04




Ma è totalmente ingiusto! T_T
Liberate quel cane! Non è con un semplice sguardo che uccide qualcuno! Abbaiare è nella sua indole, ciò non vuol dire che deve ammazzare qualcuno solo per questo. -.-
 
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Arya10
CAT_IMG Posted on 17/12/2008, 18:46




ha ragione chi dice che il cane diventa aggressivo stando in catene isolato in un angolo!!! :kyros3:
 
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semplicementeio96
CAT_IMG Posted on 6/1/2009, 22:12




no comment
 
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3 replies since 17/12/2008, 06:22   153 views
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