La storia dei lupi Valentino e Civago

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*randagio*
CAT_IMG Posted on 21/2/2012, 15:45




Dopo il salvataggio di Navarre, ci sono stati i soccorsi di altri due lupi in difficoltà per il gelo e la neve. Ecco le loro store, e qualche immagine ^^

Il Resto del Carlino 14/02/2012
CITAZIONE
Lupo ferito e denutrito trovato a Pennabilli
Ha solo un anno e mezzo

Gli è stata curata la profonda ferita al labbro ed è stato rifocillato: pesa solo 24 chili

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Rimini, 14 febbraio 2012 - Il personale del Corpo Forestale dello Stato, impegnato nelle attività di soccorso presso una stalla in pericolo per il peso della neve in comune di Pennabilli, nelle vicinanze di Ponte Messa , ha avuto comunicazione della presenza di un esemplare di lupo maschio che, denutrito e con piccole ferite, è stato trovato nei pressi di Scavolino e con ogni probabilità appartiene al branco che staziona nel Parco del Sasso Simone e Simoncello.
L'animale, che molto indebolito si era avvicinato ad alcune case, è stato soccorso e il recupero è stato coordinato dalla Provincia di Rimini.

Il lupo, dell’età approssimativa di un anno e mezzo, in stato di evidente denutrizione (appena 24 chili di peso) e con una profonda ferita al labbro, è stato prontamente segnalato dai pennesi alle autorità, che sono accorse per prestare le cure del caso. E’ opportuno, infatti, ricordare che il lupo appenninico è specie particolarmente protetta.
Trasportato, a cura dell’Ufficio Tutela Faunistica della Provincia di Rimini e del Corpo Forestale dello Stato, all’unità veterinaria dell’Ausl di Rimini, il giovane lupo è stato visitato dai medici veterinari Roberto Angelini e Davide Fabbri, che hanno provveduto a nutrire e idratare l’animale e a suturare la ferita al labbro.
Il lupo è stato, quindi, portato al Centro di Recupero Animali Selvatici del Parco Regionale Boschi di Carrega (Parma). Il trasferimento è stato possibile grazie alla collaborazione delle Guardie Ecologiche Volontarie della provincia, che hanno reso disponibile il loro veicolo di servizio, dato che tutti i mezzi in dotazione alla Provincia di Rimini sono attualmente impegnati nelle operazioni legate all’emergenza maltempo.
Al lupo è stato applicato un microchip che permetterà di monitorarne gli spostamenti futuri e i progressi nella guarigione.

Il recupero dell'animale conferma l'impatto molto negativo che sta avendo l'emergenza neve sugli animali selvatici; sono infatti molto frequenti i ritrovamenti di carcasse di esemplari morti oltre all'avvistamento di animali selvatici lungo le strade o nei pressi delle case; si tratta per lo più di animali inermi, molto debilitati in cerca di un po' di cibo, la cui presenza non deve destare preoccupazione .

Eventuali avvistamenti possono essere segnali al numero verde 1515 del Corpo Forestale dello Stato.
Il Corpo Forestale dello Stato sta verificando, fatti salvi i prioritari interventi per il soccorso alle persone, alle strutture e agli allevamenti, la possibilità, con la Provincia e con i servizi veterinari, di portare foraggio, anche con l'uso dell'elicottero, nelle zone boscate dell'Alta Val Marecchia dove è maggiore la presenza di animali selvatici, così da mitigare, anche se parzialmente, le conseguenze negative dell'emergenza neve sulla fauna selvatica e ridurre la presenza degli animali lungo le strade e vicino ai centri abitati.

Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cro...denutrito.shtml

La Repubblica 20/02/2012
CITAZIONE
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Si era rintanato, senza forze, in un ricovero di fortuna quando è stato avvistato da un abitante del luogo che ha avvisato il servizio veterinario. Protagonista un esemplare di lupo di quasi un anno, chiamato Valentino perchè ritrovato a pochi giorni dalla Festa di San Valentino, debilitato e con una profonda ferita su un fianco. L'animale è stato trasportato dal team sanitario del Wolf Appenine Center dell'Appennino Tosco Emiliano alla 'Casa Rossa' del Parco regionale dei Boschi di Carrega dove è stato sottoposto ad accertamenti veterinari.
Prima del ritorno in libertà, sarà applicato al collo del lupo Valentino un piccolo e modernissimo radiocollare dotato di tecnologia satellitare GPS-GSM, che consentirà di monitorare a distanza l'esito del rilascio e quindi i successivi spostamenti dell'animale.
Fonte: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/...ari-30204411/1/

La Repubblica 18/02/2012
CITAZIONE
Viaggio nell'ospedale dei lupi



Sembra una favola ma è davvero così: ogni anno a San Valentino i lupi si fanno vivi. La prima volta, cinque anni fa, nel Centro di recupero per animali selvatici dei Boschi di Carrega (Parma) - unica struttura pubblica in regione - li hanno avvistati mentre si aggiravano nel bosco. Poi nel 2008, mai successo prima, il 14 febbraio una foto trappola è riuscita a immortalarli. Lo scorso San Valentino una nuova favola: due lupi - uno a Rimini e uno a Civago - spinti dal freddo e dalla fame si sono avvicinati ai centri abitati. Recuperati, malnutriti e feriti, sono stati portati nell' "ospedale" degli animali selvatici a Carrega. Il primo - come documentano queste immagini - è stato curato e riportato in natura. Per il secondo bisognerà aspettare ancora qualche giorno (di Giacomo Talignani).
Fonte: http://video.repubblica.it/edizione/parma/...63?ref=HRESS-62

La Repubblica 18/02/2012
CITAZIONE
Viaggio nell'ospedale dei lupi
Dove curano i selvatici senza nome

Accade sempre a San Valentino. Avvistamenti, foto trappole che scattano foto. Questa volta nel giorno degli innamorati sono stati recuperati addirittura due lupi a Rimini e Civago. Entrambi sono stati ricoverati nel Centro di recupero animali selvatici di Carrega, l'unico pubblico in regione. Una favola finita con un lieto fine: salvato, uno dei lupi denutriti e feriti è tornato a casa nel suo bosco

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di GIACOMO TALIGNANI

Viaggio nell'ospedale dei lupi Dove curano i selvatici senza nome
C'è un posto dove San Valentino non è il giorno degli innamorati, ma quello dei lupi. Margherita Corradi, che da trentanni è responsabile del Centro di recupero animali selvatici dei Boschi di Carrega (Parma), l'unico pubblico in regione, si commuove sempre quando ci pensa. "E' come se fosse un ciclo storico: la prima volta è successo il San Valentino di 5 anni fa. Non lo avevamo mai visto prima, poi eccolo lì. Abbiamo avvistato il lupo mentre si aggirava nei nostri boschi. Nel 2008, sempre il 14 febbraio, una nuova sorpresa: una foto trappola lo ha immortalato per la prima volta. E poi, bè lo scorso San Valentino...". E' successo qualcosa di anomalo: "Ben due lupi, recuperati quasi in contemporanea, sono stati portati da noi...".

Quello che fanno nella piccola casetta rossa dei Boschi di Carrega, sulle colline di Sala Baganza nel Parmense, è salvare la vita agli animali che non hanno nome. Non ci sono "i fuffi" o "billo", niente animali domestici, solo bestie selvatiche o predatori in alto alla catena alimentare come il lupo. "E' un animale affascinante. E' sempre stato qui. Tutti se lo immaginano a cacciare fra le montagne, ma invece lo si può trovare spesso a ridosso dei centri abitati. Con inverni rigidi come questo cacciare per lui diventa difficile e allora...". Allora arriva il lupo di San Valentino. "E' davvero strano, sempre la stessa data. Noi siamo l'unico Cras pubblico in Regione e così il 14 febbraio il telefono ha squillato".


Nel Riminese una famiglia si è trovata nel giadino di casa, a fianco dei tre metri di neve caduti in quei giorni, un grosso "cane" ferito. "Quando abbiamo capito che era un lupo - dice Pierpaolo Arrigoni dell'ufficio tutela faunistica della provincia di Rimini - abbiamo subito allertato il centro di Carrega. Era ferito e appariva malnutrito". A qualche centinaia di chilometri di distanza, a Civago, sull'Appennino fra Modena e Reggio Emilia, un altro lupo in difficoltà, sempre un maschio. "Sembrava aver mangiato bocconi avvelenati, era davvero messo male" spiega Margherita Corradi. Tutti e due i lupi, nel giorno degli innamorati, sono arrivati al centro dove hanno cominciato le prime terapie riabilitative. "Capita di rado. Qui curiamo 350 animali all'anno. Quasi tutti vittime di incidenti stradali, come i caprioli o i ricci, ma anche altri che hanno subito imprinting o che si sono spinti oltre a causa del freddo".

Nelle gabbie ci sono tassi, volpi, istrici: hanno tutti bisogno di una mano. "La gente ha sviluppato una sensibilità forte, ce li portano spesso". Ma ora l'"ospedale" dei selvatici è tutto concentrato sui lupi. Il primo, "Rimini", è stato curato. "Gli hanno misurato i denti e applicato un collare per poterlo monitorare". Quando sale sul furgone delle guardie ecologiche Margherita, come una mamma, grida "andate piano". Lo libereranno nei boschi del riminese. L'altro lupo, "Civago", ha bisogno di tempo. "Sembrava morto quando l'hanno portato. Poi appena si è ripreso a momenti spaccava la gabbia...". Ci faranno un museo, in futuro, sui lupi ricoverati a Carrega. "E'un idea per continuare a sensibilizzare e per far conoscere questi animali. Da poco ci siamo uniti in un ente unico, gestore per i parchi e bio diversità dell'Emilia Occidentale coordinato dal dottor Folzoni. Ci lavorano una trentina di persone e con 250mila euro di fondi da Provincia e Regione abbiamo avviato un progetto lupo. L'obbiettivo è riportarli sereni nel loro habitat naturale". E fra un altro anno, sarà di nuovo San Valentino.

Fonte: http://parma.repubblica.it/cronaca/2012/02..._nome-30115082/

 
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CAT_IMG Posted on 17/5/2021, 05:29
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ma lui si farà pagare coi contributi?
 
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