Silent Hill - Salvation, Una delle mie poche Fiction serie

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°Xander°
CAT_IMG Posted on 28/4/2008, 18:30




Davvero?
Grazie!
Di solito quando scrivo Fiction serie non piacciono a nessuno...mi sembra strano ricevere tutti sti complimenti ^^
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 23/5/2008, 22:22




4



Aprì gli occhi all’improvviso,richiudendoli immediatamente per la forte luce abbagliante.
<< LASCIAMI>> urlò alzando la schiena dal morbido tappeto di aghi di pino al lato della carreggiata.
Riaprì gli occhi lentamente.
Vide che non c’era niente,che era fuori…all’aria aperta,all’esterno di quel tunnel.
<<dio>> sussurrò ricadendo all’indietro e portandosi una mano sulla fronte,facendola scivolare sul viso.
Era stato tutto un ulteriore incubo?
<<probabilmente>> pensò osservando il cielo totalmente coperto di nuvole grigie e cupe <<andiamo Logan,sei solo scosso>>.
Si,era parecchio scosso,ma alcune domande si impossessarono della sua mente.
Dov’era la sua auto?
Come era uscito da quel passaggio sotto la montagna?
Perché aveva perso i sensi in un posto e si era risvegliato in un altro?
E se fosse stato tutto reale? Cos’era quell’essere? Perché lo seguiva? E quella lunga sirena e quel luogo folle?
<<basta!>> urlò a se stesso per impedire che le domande si moltiplicassero al punto da fargli esplodere la testa.
Si rimise in piedi,perdendo per un attimo l’equilibrio,e dovette appoggiarsi ad un tronco di un pino per non cadere.
Si voltò ed ebbe un attimo di paura nel vedere la lunghissima galleria dietro di se.
Riprese fiato e possesso delle sue facoltà motorie per poter iniziare nuovamente a camminare,e allontanarsi da quel luogo.
La prima cosa che notò fu che una fitta nebbia ricopriva ogni cosa,impedendogli di vedere ad oltre dieci metri da se,ma non per questo si fece prendere dal panico.
La strada era solamente una,e portava in un solo luogo,Silent Hill.
Osservò l’orologio che portava al polso sinistro,le 7:20 Pm…era rimasto privo di sensi per più di 7 ore,senza contare le lunghe ore di camminata nella galleria.
Allora era stato tutto vero?Aveva camminato per quella lunga galleria?Quell’essere lo stava seguendo realmente?
Si massaggiò la tempia per non impazzire decidendo che le risposte sarebbero arrivate da sole quando sarebbe stato più tranquillo,in un letto di un motel.
Camminò per un’ora notando che il buio stava per calare,e fu solo allora che incrociò un cartello sul suo cammino che indicava la distanza restante per la cittadina.
Trentatre chilometri.
Non ci sarebbe mai arrivato a piedi e in quello stato.
Doveva trovare un posto dove stare per la notte,ma dove?
Non c’era assolutamente nulla in quella strada,nulla e nessuno,e per un secondo ne ebbe paura,ma non lasciò che si impossessasse di lui altrimenti sarebbe stata la fine.
Tutto ad un tratto i lampioni si accesero illuminando la strada,e Logan sussultò per il rumore e la luce improvvisa,solamente dopo essersi reso conto di cosa era successo scoppiò in una rumorosa risata che rimbombò per tutto l’ambiente.
Rise,ma non per gusto,più che altro lo fece per non sentirsi solo,per avere il conforto almeno di se stesso.
Erano le 10:12 quando vide l’unico posto che aveva desiderato nelle ultime ore.
Uno chalet poco più in là della strada,nel folto degli alberi.
Vi si fiondò all’istante,correndo,notando che la terra era stata smossa,ma non ci badò.
Osservò il tappetino d’ingresso “Home sweet home”,alzò lo sguardo con un' espressione un po’ sarcastica osservando la vecchia casa in legno.
Bussò.
<<salve!>> disse <<avrei bisogno d’aiuto,dovrei andare a…>> si bloccò,pronunciare quel nome gli procurava un certo turbamento <<dovrei andare a Silent Hill,la mia auto è rimasta a secco>>
Dall’interno non ottenne risposta.
Bussò nuovamente.
<< So che potrei sembrare presuntuoso,ma non sono un viandante…ve lo assicuro,vorrei solo un tetto sopra la testa per la notte,e domani andrò via senza recarvi alcun disturbo>>.
Niente,assolutamente nessuna replica.
Girò il pomello della porta d’ingresso,e trasalì quando sentì lo scatto della porta,duro e violento.
La aprì piano piano,facendo cigolare i cardini.
<<c’è nessuno? La porta era aperta>> disse entrando.
Ad ogni suo passo il pavimento emetteva uno scricchiolio inquietante e a Logan parve che lo chalet dovesse crollare da un momento all’altro.
<<salve…mi chiamo Logan,vengo da Los Angeles>> disse,continuando a camminare lentamente,presentandosi nel qual caso qualcuno fosse presente.
Nessuno.
Non c’era nessuno,la casa era totalmente disabitata.
Da un lato ne trasse sollievo,uno chalet solo per lui,dall’altro ne ebbe timore in quanto la porta d’ingresso era aperta,senza una serratura.
Stette un po’ a pensare seduto sul fastidioso e scomodo divano,poi arrivò l’idea.
Si alzò andò verso l’ingresso e spostò la libreria davanti alla porta,non contento spostò anche il divano.
Si sentiva più sicuro,ma non totalmente sicuro…ovviamente non poteva fare altro.
Ispezionò lo chalet,trovando provviste in cucina tra i quali barattoli di brodo,carne secca,pasta,sughi in barattoli,vari snack e patatine e infine una confezione di marshmallows.
Prese questi ultimi,osservò la busta,e ebbe un colpo al cuore.
Era da tanto che non ne vedeva di quel tipo,pensava che la fabbricazione fosse terminata eppure si sbagliava.
Erano gli stessi che bruciacchiava davanti ad un fuocherello con Steve.
Steve.
Steven P. Masterns.
L’unica persona a cui voleva un bene dell’anima.
L’unico ragazzo che gli era stato vicino da…beh da sempre.
L’unico ragazzo su cui poteva sfogarsi per ogni cosa.
Steve che lui chiamava “Broth”.
Steve il fratello che non aveva mai avuto.
Steve il suo migliore amico.
Steve il tossico che continuava a bucarsi,nonostante i continui richiami di Logan.
Non voleva perderlo,non lui…non l’unico spiraglio di luce che gli era rimasto nel mondo,quando tutto gli appariva oscuro,dopo la scomparsa di Cindy.
Non sarebbe potuto sopravvivere,non senza di lui…ma sapeva che non era vero,dato che adesso si trovava in uno chalet sulla via per Silent Hill.
Steve trovò la fine del suo percorso all’età di ventisei anni,cinque mesi fa,grazie ad un ago,un laccio emostatico e un buco.
Entrò in coma,lo condussero all’ospedale,ma era troppo tardi.

Il telefonino squilla,è al Dodger Stadium per assistere alla partita di Baseball tra i Red Sox e gli Angels of Anahei.
Nonostante gli spalti fremiti,e i commenti dello speaker,riesce a sentire il telefonino squillare.
Risponde
Risponde nonostante non conosca il numero.
<<signor Logan Carter?>> dice una voce a lui estranea dall’altra parte.
<<si,sono io,chi parla?>>
<<sono il dottor Harris…signor Carter,mi dispiace che lei lo venga a sapere da me>>
Ha paura,e nonostante il dottore non gli abbia ancora detto niente,sa cosa è accaduto.
Il gelo lo coglie da dentro.
<<cosa…cosa è…successo?>> chiede.
Non vuole saperlo.
Spera con tutto il cuore che se non lo sapesse tutto potrebbe tornare come prima,spera che non sia successo nulla,spera…
<<il suo amico…Steven è morto>>
<<cos…>> le parole non vogliono uscire,un nodo alla gola glielo impedisce e deve lottare contro se stesso per dire una sola parola <<dove?>>
<<al St Vincent Medical Center>>
Chiude il telefono senza pensarci due volte ed esce dallo stadio,nonostante i Red Sox stiano vincendo.
Non vuole crederci,non è possibile.
Ha gli occhi lucidi,e la vista gli si appanna mentre guida la Jeep verso l’ospedale.
Non rispetta né semafori né incroci,gli faranno una multa?
Non gli interessa,ormai niente può interessargli.
Arriva in venti minuti,lascia l’auto in seconda fila senza inserire l’antifurto e corre verso la reception.
La ragazza bionda gli chiede di cosa ha bisogno.
<<steven P. Masterns>> le dice Logan.
La ragazza controlla nell’archivio del computer,poi si blocca e lo osserva con un’aria di compassione.
<<non c’è bisogno della sua compassione al momento,voglio sapere dov’è!>> le dice.
<<e’ un familiare?>>
<<si>> risponde sapendo che se avesse detto no,non l’avrebbero fatto passare.
<<stanza 34B.Terzo piano…Signore,mi dispiace>>
Logan non ringrazia e non bada ai dispiaceri della ragazza e si avvia all’ascensore.
Arriva al terzo piano,alla stanza 34B e vede un uomo in camice,probabilmente il dottor Harris.
Il dottore non appena lo vede dirigersi con passo deciso verso la stanza,gli va incontro.
<<signor Carter?>>
<<si>> risponde senza degnarlo di uno sguardo e continuando a camminare.
<<signor Carter non può entrare,non ora>>
Logan si ferma,lo osserva.
<<può vederlo solo dopo l’autopsia>>
<<scherza vero?>> gli chiede Logan.
<<senta sono rammaricato di quello che è successo,comprendo il suo dolore,ma non posso farla entrare>>
Logan continua a guardarlo con gli occhi di ghiaccio,mentre il dottore gli mette una mano sulla spalla.
<<mi dispiace>>
Il ragazzo si scansa dalla mano del dottore.
<<mi faccia entrare>>
<<signor Carter non posso>>
<< SENTA!>> urla << LI' DENTRO C’E’ UN MIO AMICO!E’ MORTO NON SO DI COSA E LEI NON PUO’ NEGARMI DI VEDERLO!>>
<<signor Carter non capisce…>>
<< NO LEI NON CAPISCE!IO ENTERO’ IN QUELLA STANZA A DIRE ADDIO A STEVEN CHE LO VOGLIA O NO!>>
Il dottore lo guarda.
<<cinque minuti,non di più>>
<<saranno sufficienti>> risponde calmandosi ed entrando nella camera.
Lo vede,è disteso nel lettino di una squallida camera di ospedale,illuminato solamente da un neon a luce bianca.
Non vuole ancora crederci,pensa che tra un po’ uscirà qualcuno nascosto per dirgli che era tutto uno scherzo,ma non esce nessuno.
Cammina lentamente verso il lettino,e ogni passo è pesante quanto il mondo intero,ad ogni passo ripensa a lui.
Arriva lì,davanti a quel corpo freddo che una volta era il suo migliore amico.
In piedi,lo fissa,ma poi decide di sedersi accanto al letto.
Osserva la sua espressione serena,i ciuffetti di capelli che gli cadono in fronte e la pallidezza della sua pelle.
Sembra essere morto senza aver sofferto,eppure sa che ha passato le pene dell’inferno.
Con la mano gli scosta delicatamente le ciocche di capelli dalla fronte,e gli accarezza la testa.
Gli occhi gli stanno bruciando come due tizzoni ardenti,e per un momento ha paura di non versare neanche una lacrima.
Solamente dopo un minuto il nodo alla gola si scioglie,e le lacrime cominciano a scivolargli sulle guance.
Si mette le mani sul viso per coprire la vista di quel corpo freddo e inizia a singhiozzare.
Non ci crede,non può essere vero.
Poggia la fronte sul corpo di Steve coperto da un lenzuolo e piange liberatamente,senza dar peso a coloro che possono sentirlo da fuori.
<<perché Steve?>> riesce a dire solamente questo in mezzo al pianto <<perché?>>


Continuò ad osservare il pacco di marshmallows,senza accorgersi che alcune lacrime erano fuoriuscite dai suoi occhi.
Lo posò da dove l’aveva preso,scegliendo questa volta un pacco di patatine.
Si sedette sul tavolo e iniziò a sgranocchiarle,mentre le domande di un paio di ore prima gli si ripresentarono in testa.
Quel luogo era reale?
<<con tutte le probabilità,quel luogo era più reale delle patatine che sto sgranocchiando adesso>> pensò <<ma quello che ho visto non lo era,non era reale la creatura che mi stava seguendo,non era reale quel suono di sirena e ciò che ho visto dopo…ma la galleria l’ho percorsa tutta,con molta probabilità ho trovato scarichi di gas che mi hanno scombussolato la testa e che mi hanno fatto perdere i sensi>>
Si era la spiegazione più logica…e se non lo fosse stato?
Se anche quell’inferno era pura e semplice realtà?
La testa gli scoppiava,troppe domande senza una risposta.
Trovò la camera da letto,con due letti ben sistemati.
Si levò la felpa e la maglietta rimanendo a torso nudo,si sdraiò e osservò il soffitto.
Il sonno lo colse mezz’ora dopo,e sperò con tutto se stesso di non avere un altro incubo.

Edited by °Xander° - 25/5/2008, 16:13
 
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CAT_IMG Posted on 23/5/2008, 23:12

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*sniff* poraccio, io aspetterei il continuo :)
 
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Carambola
CAT_IMG Posted on 24/5/2008, 10:11




Wow...

So che te l'ho gia detto mille volte ,ma....porca loca, Xander, scrivi benissimo!

Gli stati 'danimo del personaggio , i suoi pensieri....tutto magnificamente descritto!
La parte di Steven é molto profonda....povero Logan. :( C'é, ha perso il suo unico punto di riferimento, il suo migliore amico...

Ormai sta fan fic mi ha preso di brutto e voglio assolutamente sapere il seguito!!! :biuii:

Bravò! Bravò!
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 6/7/2008, 17:14




5

Un colpo.

Si svegliò sbarrando gli occhi improvvisamente.
Si aspettò di venir svegliato da un raggio di sole o dal cinguettio di uccelli,eppure venne svegliato dallo sbattere della porta d’ingresso dello chalet.
Si rimise in piedi senza pensarci due volte.
<<chi è là?>> chiese restando nella stanza da letto.
Non ottenne risposta.
<<chi c’è?>>
Ancora silenzio.
Chiunque fosse stato ad aprire l’ingresso doveva avere una gran forza per spostare una libreria e un divano.
<<chiunque tu sia rispondi>> disse bussando alla porta della stanza da letto.
Improvvisamente udì il battere di nocche dalla parte opposta.
<<chi sei?>> chiese.
Come risposta ottenne un nuovo picchio alla porta,e un altro,e un altro ancora.
<<rispondimi!>>
Ssssssssss…
Lo senti come se fosse stato pronunciato al suo orecchio,ebbe un sussultò.
Ssssss…
<< SMETTILA!>> urlò mettendosi le mani alle orecchie ma quel sibilio continuò << CHIUNQUE TU SIA FALLO SMETTERE!>>
Looooogaaaaaaaaaaaaan…
Era una voce maschile ma con qualcosa di folle.
Looooooooogaaaaaaaaaaaan…
<< Chi sei!?Come sai il mio nome!?>>
Looogaaaaaan…non lo fareeeeeeee…
“Non lo fare? Non fare cosa?” pensò.
Una risata acuta e stridula che gli fece venire la pelle d’oca.
E tutto inutileeeeeee…è mortaaaaaaaa…
<< Cos…>>
Tutti quelli che ti stanno accantoooooo…tutti mortiiiii……continueranno a morireeeeee...
Di nuovo quella risata.
Si rimise le mani alle orecchie.
<< ARGH!BASTA!>> urlò ma la risata non smise.
Desiderò avere qualcosa per uscire dalla stanza e uccidere chiunque ci fosse dietro quella porta,e solo in quel momento si accorse di una pistola ai suoi piedi.
La risata stridula continuava imperterrita aumentando il suo desiderio di far fuori la fonte.
Afferrò la pistola e la osservò nelle sue mani tremanti.
Loooooooogaaaaaaaaaaaan…
“Cosa devo fare?” chiese a se stesso “Cosa faccio?”
Looooooooooooogaaaaaaaaaaaaaan…
<< BASTA!>> urlò levando la sicura alla pistola appena raccolta e armando il cane.
Aprì la porta e fece fuoco ad occhi chiusi senza vedere chi ci fosse,ma per un istante fu come se gli fosse mancata l’aria dai polmoni.
Aprì gli occhi lentamente e ciò che vide gli raggelò il sangue.
Si chiese se ci fosse uno specchio e non se ne fosse accorto,perché la persona davanti a lui,la persona a cui aveva sparato alla cieca,la persona che adesso si ritrovava un buco nel petto nudo era identico a lui.
Ogni muscolo,ogni singolo centimetro del suo corpo era uguale al suo.
<< Ma che diavolo…>>
Non potè finire di parlare che la voce gli mancò di colpo.
Tossì e si accasciò a terra.
Sputò sangue notando la ferita che aveva all’altezza dei polmoni,doveva immaginarselo,un foro di proiettile.
La risata stridula e acuta riprese e questa volta Logan potè osservare la persona che la emetteva,potè osservare se stesso ridere osservandolo mentre moriva dissanguato.
Sputò altro sangue e fu incapace di prendere altra aria.
“E’ così che finisce quindi?” pensò.
Sssssssssssssssssssssssssssssssss…
“In questo modo,senza nessun preavviso,senza nemmeno volerlo o senza accorgermene?”
Ssssssssssssssssssssssss…
La vista gli si appannò,chiuse gli occhi e finì tutto.
 
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Carambola
CAT_IMG Posted on 6/7/2008, 17:27




Porca loca!!!
Che é successo??...Logan vs Logan???!
La storia si fa più intrigante! image

Continui, esimio, continui!! image image

 
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CAT_IMG Posted on 6/7/2008, 18:15

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fiiiguz!!
poraccio però Logan sempre che sviene XD
vogliamo il continuo! XP :whiteef:
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 20/7/2008, 12:12




6



IN SALA AMBULATORIA…
Le voce era distorta,sentiva solamente un’eco lontana.
…ADESSO!
Si sentì toccare in viso da qualcuno.
Stai con me Logan…stai con me…
Cercò di aprire gli occhi per vedere la fonte di quella voce che gli appariva così distante.
Lentamente ricordò subito cosa gli era accaduto.
Posò una mano lentamente sul petto e in un punto sentì che era perforato.
Cercò di urlare ma non gli uscì un alito,la gola era secca come un deserto arido,e il polmone destro era ormai ridotto a brandelli.
Piano piano i suoni si fecero più udibili e distinse un cigolio di ruote strisciare in un pavimento piastrellato.
“Una barella?Sono in un ospedale? Come è possibile?” pensò.
La mano che gli toccava il viso si spostò sulla spalla.
CHIAMATE SUBITO IL DOTTOR CONNOR.
La voce era femminile,ma stranamente a lui familiare.
Ma cosa poteva importargliene,stava morendo e lui non era riuscito nella sua impresa di trovare sua sorella, aveva fallito e il prezzo di tale fallimento era la sua morte e…
Logan…tranquillo andrà tutto bene…andrà tutto bene.
“Se lo dici tu” pensò cercando di aprire gli occhi.
Lo sforzo per farlo fu terribile,non credeva che per fare una cosa così semplice doveva soffrire così tanto.
Ci riuscì,lentamente le palpebre si aprirono.
Vide luci al neon scorrere via come le strisce bianche di una carreggiata.
Subito dopo riprese sensibilità del proprio corpo,e il dolore al petto fu lancinante.
Cominciò ad ansimare,e ad agitarsi e la mano fece più pressione sulla spalla.
Tentò nuovamente di urlare ma ciò che gli uscì fu solamente un mugolio che alle orecchie di chiunque sarebbe apparso come un lamento.
QUANTO TEMPO CI VUOLE PER FARE UNA TELEFONATA?!
Ogni respiro era come un coltello infilzato in una piaga,come sarebbe potuto sopravvivere?
Improvvisamente vide una forte luce accecante e senti delle dita sulle palpebre che lo obbligavano a tenerle aperte.
NON HA ALCUNA PERCEZIONE,PUPILLE FISSE,LO STIAMO PERDENDO.
“Ma non mi dire” pensò ironico,anche se l’ironia era l’ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento.
Sentì un telefono squillare in lontananza…
Brookhaven Hospital,buongiorno.
Brookhaven Hospital…dove si trovava? In che posto l’avevano portato?
Logan stai con me…te la caverai te lo assicuro.
Ma come sapeva il suo nome?
No…la domanda migliore era,chi era?
Stai con me…stai con me Logan…
La mano sulla spalla faceva ancora più pressione.
…stai con me…
La ferita gli provocò una fitta acuta,come se qualcuno stesse mettendo un dito proprio lì.
…stai con me…
La luce abbagliante si scostò per mostrargli qualcosa di orribile.
…stai con me Logan…
Quella che inizialmente gli apparve come una semplice infermiera in realtà aveva un aspetto folle e sadico.
Cercò di urlare,ma una mano gli tappò la bocca.
…silenzio…non vorrai mica svegliarla…
Tentò di urlare nuovamente ma con la bocca tappata non venne nemmeno udito.
Logan così mi costringi…
Le sue supposizioni erano esatte,un dito venne messo proprio nel punto un cui aveva il foro.
Urlò nuovamente,di dolore.
“COSA CAZZO SEI!?!” pensò.
Logan…ad una donna non ci si rivolge con quelle parole…
Nuovamente una fitta di dolore sulla ferita.
Siamo arrivati…ma purtroppo tua sorella Cindy non è qui.
La barella venne disposta in modo tale che potesse vedere l’ingresso della sala ambulatoria.
Venne legato con delle cinghie per poi udire rumori di tacchi che si allontanavano verso l’uscita.
Ciao bel fusto…vienimi a cercare.
La donna rise e chiuse la porta.
Volle rialzarsi ma le cinghie lo bloccavano,si dimenò per liberarsi ma fu inutile.
<< Fammi uscire…>> gli uscì sospirato << Qualunque cosa tu sia fammi uscire…>>
Continuò a scrollarsi per liberarsi da quella trappola.
<< FAMMI USCIRE!>> urlò tossendo subito dopo per lo sforzo.
Il silenzio fu l’unica cosa che udì,si guardò intorno vedendo solamente piastrelle bianche,qualche armadio e altre barelle.
<< FATEMI USCIREEEE!>> urlò nuovamente sentendo il polmone ridursi sempre peggio ad ogni boccata d’aria.
Tutto ad un tratto sentì il neon sopra la sua testa fare interferenza,lo vide spegnersi e riaccendersi come se fosse fulminato;cominciò ad udire un suono a lui familiare che gli fece venire la pelle d’oca.
La stessa sirena dal suono metallico che aveva sentito per la prima volta in quello che forse era un incubo,la stessa sirena che udì in quella lunghissima galleria.
“Non di nuovo” pensò “Ti prego,non di nuovo”
Il neon scoppiò lasciando Logan completamente al buio in compagnia solamente di quel suono.
Continuò a lungo,fin quando svanì leggermente e il neon si riaccese in una tonalità di rosso.
Vide la sala ambulatoria totalmente cambiata,le piastrelle bianche che ricoprivano i muri fino a pochi minuti prima adesso erano intrise di sangue,il pavimento era una grata di ferro sotto cui c’era il vuoto più assoluto e le barelle non erano più vuote ma con dei corpi coperti da un lenzuolo.
Tentò di muoversi ma le cinghie lo costringevano a restare disteso nella barella.
<< AIUTO! QUALCUNO MI SENTE!?>> urlò ma non udì nulla.
Sarebbe rimasto lì a morire dissanguato senza che nessuno l’avrebbe potuto guarire.
Improvvisamente udì un fischio acuto da spaccargli i timpani.
<< ARGH…che……che diav…>> si sentì perdere le forze notando che dalla ferita il sangue era tornato a fuoriuscire come acqua <<…diavolo…succede…>>.
Chiuse gli occhi abbandonandosi al suo destino…senza lottare.
 
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CAT_IMG Posted on 20/7/2008, 19:29

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*trema tutto* b-b-beello!!!!spettacolo!!
continuo-continuo! alè!!! XD
 
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giuli33
CAT_IMG Posted on 20/7/2008, 19:31




Sempre più bella!! Finalmente è arrivata la vera realtà di Silent Hill!

 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 15/9/2008, 15:20




Grazie mille a tutti per i commenti precedenti.
Mi fa piacere che la storia vi stia piacendo...
Vorrei fare un commento personale se non vi disturba
Continuare questa storia mi fa star bene e effettivamente,credetemi,io non riesco più a farne a meno.
E' l'unica storia che ho intenzione di finire e non lasciarla a metà come tutte le altre che ho scritto.
Anche perchè Logan non se lo merita.
Insomma so che posso sembrare idiota parlando così,ma per me adesso quel personaggio è una parte di me,ha il mio carattere,il mio modo di fare,lo stesso modo di approcciarsi con la gente e gli stessi pensieri.
Se io lo mollassi in mezzo ad una strada,in mezzo alla nebbia in una città che cambia realtà senza senso logico sarebbe come se mi mancasse qualcosa,come se ci fossi io lì a Silent Hill (non che non mi piacerebbe XD)
Mi ci sono davvero affezionato a lui,da quando l'ho creato ad ora questo sentimento per IL MIO personaggio è cresciuto in maniera enorme.
Per questo ho intenzione di continuare la sua storia nel migliore dei modi.
Spero non vi siate fatti un pezzo di sonno con questo commento.
E adesso vi lascio con il nuovo capitolo.


Premessa 1:Posto insieme al nuovo capitolo la mappa della cittadina presa direttamente dal gioco in modo che vi possiate coordinare sulla posizione di Logan durante il suo tragitto.

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Premessa 2: In questo capitolo vengono descritte scene di sesso,non nei minimi dettagli ovviamente,non è un racconto vietato ai minorenni,ma se vi da fastidio non leggete.




7



“Sono morto?”
Una folata di vento gelido lo colpì in viso facendolo rabbrividire,facendogli pensare che un fantasma gli fosse passato accanto,aveva le ossa indolenzite e la testa poggiava in qualcosa di duro.
Aprì lentamente gli occhi rendendosi conto di essere sdraiato sull’asfalto nel bel mezzo di una strada.
La prima cosa che notò fu una nebbia fittissima che ricopriva ogni singola cosa,e il cielo totalmente annuvolato.
Ci mise un po’ prima di mettere a fuoco la sua visuale.
“Dove sono?” si chiese.
Fece forza sulle braccia e si rialzò,ma l’equilibrio gli mancò facendolo oscillare e per poco non facendolo nuovamente cadere.
Aveva di nuovo addosso i suoi indumenti che tolse quando aveva pernottato nello chalet:maglietta e felpa,completamente illesi,come se non li avesse mai levati.
Si rese conto che poteva respirare normalmente,senza alcun problema,ed era proprio questo ciò che vide.
Il foro di proiettile,non c’era più…no,non era mai esistito,non gli avevano mai sparato…il suo polmone non era mai stato perforato e ridotto a brandelli.
Da un lato ne trasse gioia ma dall’altro provò un forte senso di inquietudine.
Si guardò intorno vedendo vetrine di negozi vari,stranamente tutti chiusi,e la cosa ancora più strana che notò fu che non c’era un’anima viva in giro.
Fece un paio di passi,ma la testa gli girò,le gambe gli cedettero e cadde a terra.
<< Merda>> sussurrò tentando di rialzarsi.
Solamente dopo molti minuti riuscì a rimettersi in sesto e a trovare l’equilibrio necessario per poter andare avanti,nonostante non sapesse dove andare.
Ripensò a cosa era successo,allucinazioni?
Ne stava già avendo fin troppe.
Chi era l’uomo che era identico a lui e grazie al quale si era ritrovato un foro fumante al pettorale sinistro?
E quella donna che l’aveva legato ad una barella?
Mentre camminava a testa alta con lo sguardo fisso nella nebbia,si poneva queste e altre domande.
“Di sicuro non sono state cose reali” pensò “Ma perché stanno succedendo proprio adesso?”
Non era in grado di rispondere,ma era sicuro che qualcosa sarebbe salita a galla prima o poi,magari quando tutto questo sarebbe stato solo un ricordo lontano,quando forse avrebbe ritrovato sua sorella e l’avrebbe riportata a casa.
Si fermò di scatto quando vide una mappa per i turisti sul ciglio della strada,si avvicinò per vedere meglio e ogni suo dubbio sul luogo in cui si trovava ebbe risposta.
<< Silent Hill>> sussurrò sfiorando la mappa con la punta delle dita << Come sono arrivato qui?>> si chiese abbassando lo sguardo e toccandosi una tempia.
“Troppe incomprensioni,troppe incongruenze…è tutto così illogico” pensò rialzando lo sguardo osservando la mappa,e un punto in particolare attirò la sua attenzione.
<< Brookhaven Hospital>> disse al nulla toccando il punto con l’indice << Ecco quindi dove si trovava>> spostò lo sguardo verso la freccia che indicava la sua posizione e sorrise sarcastico << Neely Street…ovviamente dal lato opposto>>
Afferrò un volantino riguardante la descrizione della cittadina per tenere sott’occhio l’intera zona,dato che la sua mappa la perse mentre correva all’interno della galleria,e cominciò a camminare.
Doveva sapere,scoprire chi o per meglio dire cosa l’avesse fatto arrivare in pieno centro e cosa fossero quegli incubi.
I pensieri si moltiplicarono,e tra tutte le domande che si pose una in particolare lo turbava maggiormente.
“Se Cindy non fosse realmente qui? Se si trattasse solo di una mia convinzione di poterla ritrovare?”
No,stavano succedendo troppe cose connesse tra di loro per trattarsi solo di una sua stupida convinzione…l’avrebbe trovata…l’avrebbe trovata e l’avrebbe riportata a casa.
Sorrise ironico mentre osservava l’insegna di un bar,sorrise ripensando a casa sua e alla sua squallida vita.

Apre gli occhi.
E’ sdraiato sul letto coperto solamente da un lenzuolo bianco.
Un raggio di sole lo colpisce al viso e lo costringe a socchiudere l’occhio destro.
Osserva la radiosveglia…sono le 7.41.
Si volta verso l’altra metà del suo letto ad una piazza e mezzo e scuote la testa in segno di negazione dopodiché scosta il lenzuolo e si alza dirigendosi verso la finestra,totalmente nudo.
Rimane in piedi davanti ad essa osservando il mondo esterno…quel mondo che gli ha portato via l’unico punto di riferimento che gli era rimasto.
E’ passato un solo mese dalla morte di Steve,ma per Logan è come se ogni giorno fosse quel giorno.
Ogni giorno per Logan è peggiore del precedente e niente può colmare questo dolore…niente.
Il mondo fuori da quella finestra gli ha voltato le spalle quando meno se lo fosse aspettato,e lui ha deciso di voltargli le spalle di conseguenza.
Osserva senza un minimo di espressione attraverso i suoi occhi color ghiaccio la massa informe di persone e auto dal ventunesimo piano del suo appartamento…la osserva vergognandosi di farne parte.
Molte volte ha pensato di farla finita,aprire quella finestra da cui adesso guarda l’esterno e fare un volo di ventuno piani…farla finita solamente perché non ha nient’altro per cui continuare a vivere…buttare i suoi venticinque anni da una finestra come se si trattassero di un rifiuto da gettare via.
Ed è questo quello che si sente,quello che crede di essere,un rifiuto…un barattolo vuoto.
Da quando Steve è morto,Logan è vuoto,nonostante svolga la sua vita da ingegnere fisico-nucleare,nonostante il lussuoso appartamento Logan è totalmente vuoto,quegli spiragli di sentimenti che gli erano rimasti dalla scomparsa di sua sorella se li è portati via Steve insieme alla sua vita.
<< Sai che se pensi troppo ti scoppia la testa?>> gli chiede una voce alle sue spalle.
Chiude gli occhi.
<< Pensavo tu stessi dormendo Claire>> dice senza voltarsi e riaprendo gli occhi tornando ad osservare fuori dalla finestra.
Sente il letto cigolare e il rumore di passi nudi sul pavimento e infine delle labbra baciargli la spalla destra.
<< Come stai?>> chiede la ragazza.
<< Come se avessi perso un treno in partenza>> risponde Logan impassibile.
<< Mi sa che non perderai solo quello se ritardi>> gli dice osservando l’orologio.
<< Non lavoro oggi>>
Si volta verso di lei coperta solamente dal lenzuolo bianco del letto,la osserva nei suoi occhi castani,le accarezza i capelli biondi e la bacia.
La bacia freddamente senza un briciolo di passione o sentimento,ma a Claire non importa.
La ragazza scosta le labbra da quelle di Logan ridendo.
<< Lo sai che con la barba pungi>>
<< Dici?>> le chiede baciandola nuovamente facendo scivolare la mano fino alla schiena facendo cader giù il lenzuolo << Ieri notte non dicevi così>> disse per poi ribaciarla.
Claire capisce che lo fa senza alcuna enfasi ma non è questo il punto…la ragazza sa che non è a lei che adesso sta pensando il ragazzo che la spinge sul letto e che vuole far sesso con lei…sa che lui lo sta facendo per sfogarsi dato che non ha più una lacrima per versare e i continui baci freddi sul collo e sulle labbra che sta ricevendo ne sono la prova.
<< Logan>> sussurra in estasi mentre lo osserva spingere con forza con gli occhi chiusi.
Lui la bacia e la incita a non fiatare posando la mano sul suo seno mentre le mani di Claire dalla nuca del ragazzo scendono fino alla schiena.
<< Ti amo>> gli dice la ragazza ma lui non risponde,resta in silenzio continuando a spingere.
Si abbracciano,si baciano,se non fosse tutto così tristemente freddo sarebbe il momento più bello della vita di entrambi…e invece Logan nonostante continui ad andare avanti,continui a sbattersi la sua ragazza con cui sta ormai da sei mesi,non pensa a niente,la sua mente è totalmente vuota.
Arrivano entrambi all’apice dell’estasi,entrambi ansimanti e con i corpi imperlati di sudore,ma solamente Claire soddisfatta.
Restano abbracciati per un paio di minuti,lei sotto e lui sopra.
La ragazza vorrebbe che questo momento non passi mai,ma come tutti i desideri,il suo non si avvera.
<< Sai il disgusto che ti prende dopo un paio di ore?>> le chiede Logan passandosi la lingua sul labbro superiore,distogliendosi dall’abbraccio e sdraiandosi accanto alla ragazza osservando il soffitto << Bene…a me è preso adesso>>
<< Gran bella cosa da sentirsi dire,davvero>> gli fa notare Claire girandosi per incrociare il suo sguardo,che però non è rivolto verso di lei.
Logan continua ad avere la testa vuota,non sa nemmeno lui perché continua a stare con una ragazza solamente per sfogarsi scopandosela ogni volta che gli si presenta l’occasione.
<< Vattene via>> le dice freddamente senza distogliere gli occhi dal tetto.
Claire rimane scossa,non comprende il perché di questa sua reazione,ma non obietta,si alza e si riveste.
<< Ti confesso una cosa Logan,tu sai di sicuro incanalare rabbia,frustrazione e odio…e sai,io lo preferisco alle smancerie>> gli dice mentre indossa la camicetta bordeaux.
<< Sei ancora qui?>>
La ragazza rimane ancora più turbata,ma se è al personaggio freddo che vuole giocare lei lo accontenta.
<< Caro mio,lo sappiamo entrambi che prima o poi mi farai un colpo di telefono per farmi venire qui e…>> osserva il letto totalmente disfatto <<…beh giudica tu stesso,ma ti chiedo solo una cosa,non pensare a me quando sarò uscita da quella porta>>
Logan resta in silenzio continuando a fissare lo stesso punto,ancora affannato…le parole della sua ragazza non lo sfiorano minimamente.
<< Non pensavo a te neanche quando eri qua>> le dice.
Sa che l’ha ferita,sa che tutti i sogni di quella ragazza di avere un futuro felice con lui, sono crollati al suolo…si lui sa che l’ha solamente usata,ma non si sente affatto in colpa.
<< Cosa cazzo ti passa per la testa? Eh Logan?!>> gli chiede Claire avvicinandosi ai piedi del letto << La gente non ti ha fatto assolutamente nulla per meritare tutta la tua cattiveria!Io ho cercato in tutti i modi di renderti felice,ma anche quando siamo a letto non lo sei!Cosa pensi?!La gente ti odia Logan,tutti quelli con cui fai lo stronzo ti odiano!>>
<< E io odio loro>> dice impassibile puntando gli occhi verso la ragazza << Ti dirò di più,mi diverto anche a farmi odiare>>
<< MA PERCHE’?!>> urla Claire vedendolo alzarsi << NON SONO STATI LORO A PORTARTI VIA QUELLO CHE AVEVI DI PIU’ CARO!NON SONO STATA IO A PORTARTI VIA STEVE!QUEL TOSSICO HA DECISO DA SOLO DI FARLA FINITA E…>> non può continuare la frase,le parole vengono strozzate dalla pressione della mano di Logan sul suo collo.
<< Non osare mai più chiamarlo ‘quel tossico’!Non osare nominare Steve,non osare o giuro che ti farò del male…ora vattene via!>> la lascia andare,vedendola tossire e massaggiarsi il collo.
<< Cosa diavolo…>> cerca di chiedere
<< FUORI!>> le urla Logan indicandole la via d’uscita.
Claire afferra la borsa,apre la porta d’ingresso e va via sbattendola potentemente.
Il ragazzo,ancora svestito,si riavvicina alla finestra e torna ad osservare lo schifoso mondo che gli ha voltato le spalle.


Continuò a camminare,notando di essere arrivato a Nathan Avenue vicino ad una pompa di rifornimento,proprio all’angolo con Carrol Street.
Alzò gli occhi per guardare l’insegna per poi riabbassare lo sguardo sulla mappa.
“Perfetto…Texxon Gas” pensò soddisfatto,ricominciando a camminare.
Per tutto il tragitto non vide un’anima viva,ma era totalmente impossibile che nessuno vivesse in quella cittadina.
Mentre pensava a questa incongruenza improvvisamente nella nebbia vede un’ombra avvicinarsi.
<< Salve!>> urlò ma l’ombra non rispose e continuò a camminare verso di lui.
Non appena fu vicina abbastanza da vederne le sembianze,il cuore di Logan gli sobbalzò in petto.
<< Ma che…>> riesce solo a dire dalla paura,cominciando ad indietreggiare.
L’essere umanoide che si stava avvicinando al ragazzo era solamente un ammasso di carne viscida dal colore marroncino con degli arti inferiori molto simili a gambe umane,ma senza arti superiori,il capo era distinguibile ma non vi era alcun volto.
Logan continuò ad indietreggiare fino a trovarsi con le spalle al muro.
“Dio Santo” pensò guardando l’essere avvicinarsi “Allora era tutto reale anche dentro quel tunnel”.
Era terrorizzato,non aveva mai visto nulla di simile in tutta la sua vita e pensò che sarebbe morto ucciso da un…mosto…si,mostro era l’unico termine che gli venne in mente e…
Urtò con il piede qualcosa di metallico,abbassò lo sguardo vedendo una possibile via di salvezza,un tubo di ferro.
Lo afferrò con entrambe le mani,stringendolo come un giocatore di baseball stringe la propria mazza in attesa di colpire la palla.
Il mostro ormai era a due passi,vicino al punto che Logan poté notare una piccola apertura nella parte anteriore del capo della creatura.
“Non posso morire,non adesso,non qui,non per mano di quest’essere” pensò stringendo il tubo di ferro con maggiore forza,aspettando il momento giusto che arrivò qualche istante dopo,quando quella piccola apertura che aveva visto si spalancò.
Colpì in pieno il capo del mostro all’altezza dell’attaccatura con il corpo e senza attendere una reazione lo colpì nuovamente dal lato opposto.
Era spaventato ma allo stesso tempo qualcosa lo rendeva soddisfatto,così soddisfatto che abbozzò un sorriso di sfida quando vide la creatura crollare al suolo agonizzante.
Si ricompose stringendo nuovamente il tubo di ferro con entrambe le mani,guardò con ribrezzo l’essere umanoide che si dimenava e con forza lo infilzò udendo un verso di sofferenza così forte e stridulo che dovette mollare l’arma per tapparsi le orecchie ma senza distogliere lo sguardo.
Solamente quando il verso cessò il ragazzo riafferrò il tubo e cercò di estrarlo,ma inutilmente…dovette fare pressione con il piede poggiandolo nel corpo della creatura per estrarre l’arma che portò con se qualche brandello di carne sanguinante.
<< E questo cosa diavolo è?>> chiese al nulla osservando il mostro ormai esanime.
Era troppo,aveva resistito già tanto…mollò il tubo di ferro che cadde a terra con un suono rimbombante,si voltò e vomitò dal disgusto.
“E’ impossibile” pensò con le mani poggiate alle ginocchia guardando il muro in mattoni che aveva di fronte “Non esiste nulla del genere,in nessun libro ne viene parlato”
Si rimise in sesto,guardò il cielo grigio pensando a Cindy…se si fosse trovata davvero in quella città era seriamente in pericolo.
Afferrò nuovamente il tubo di ferro stringendolo con entrambe le mani e ricominciò a camminare.
Passò davanti al Pete’s Bowl-O-Rama e ad un night club chiamato Heaven’s Night.
Logan osservò l’insegna al neon di quest’ultimo,raffigurante una donna senza veli distesa e ridacchiò pensando che perfino in un posto come quello esistevano simili locali.
Camminò per un altro paio di metri,fortunatamente non incontrando nessun altro essere,fin quando arrivò alla sua meta.
Di fronte a lui vi erano cinque massimo sei gradini e,in cima,un ingresso con sopra scritto ‘Brookhaven Hospital’.
Deglutì ed entrò dentro tenendo stretto il tubo di ferro che l’aveva salvato.

Edited by °Xander° - 15/9/2008, 17:25
 
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CAT_IMG Posted on 16/9/2008, 00:13

Read that fuc*ing manual or
I'M GONNA HEADBUTT YA!


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spettacolo!! il mostro fa un po paura xD
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 16/9/2008, 11:33




Evvai pensavo che non l'avrebbe letta nessuno XD
Grazie mille del commento...eh Logan ormai ci ha preso la mano ad ammazzare i mostri a Silent Hill
 
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Carambola
CAT_IMG Posted on 27/9/2008, 13:42




Ooooh, finalmente posso leggere il continuo in santa pace!!^^

Beh, porca l'oca, sembrerò ripetitiva, ma ... ussignur, Silent-Hill che passione!!!
Ancora complimenti, Ron, e soprattutto, grazie per aver inserito un altro mostro! Vado pazza per i mostri... XD
Davvero spettacolare!^^

SPOILER (click to view)
image
"Cosa spari?!?! Voglio solo che mi gratti la schiena, e che cavolo! Non vedi che non ho le braccia, genio?!!" XD


Scherzo...momento serietà! Ancora complimenti, my friend!!^^
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 9/10/2008, 00:45




Grazie mille Carrie XD
Madò figata Travis che deve grattare la schiena al mostro XD

Comunque a chiunque possa interessare...ho creato un blog appositamente per questa Fan Fiction.
E' ancora in fase sperimentale,ma vedrò di sistemarlo

Silent Hill Salvation Blog
 
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103 replies since 11/4/2008, 15:56   1885 views
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