Silent Hill - Salvation, Una delle mie poche Fiction serie

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°Dragon.Flame.95°
CAT_IMG Posted on 9/10/2008, 14:49




WOOOW!!! spettacolare questa storia!!! hai la staffa dello scrittore image image image image image image image image image
ho letto tutti i capitoli adesso... credo che avrò gli incubi, è espresso tutto perfettamente!!!
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 9/10/2008, 19:05




Wow...eh..beh grazie...tagliato per lo scrittore,non penso,c'è gente che scrive molto meglio di me eheh
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 19/10/2008, 18:02




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8



La porta si chiuse alle sue spalle con un tonfo che echeggiò per tutta la hall del Brookhaven Hospital.
Continuava a tenere stretto il tubo di ferro trovato alla Texxon Gas e che l’aveva salvato subito dopo da…qualcosa che poteva essere definito solo con il termine ‘mostro’.
“Cindy”
Era solamente questo il suo pensiero in quel momento
Solamente sua sorella risiedeva nella sua mente,se davvero si trovava lì doveva sbrigarsi a trovarla e trarla in salvo.
Non si mosse di un centimetro,stette immobile con le spalle all’ingresso dell’edificio e il tubo di ferro in mano,mentre con occhi vigili si guardava attorno.
Era troppo intimorito da quel silenzio che regnava per proseguire ma d’altro canto dove sarebbe potuto andare?
L’unico suo indizio su questa città era l’ospedale nel quale era appena entrato,ed era quello il luogo da cui sarebbe iniziata la sua ricerca.
La visuale non era delle migliori: le luci a neon non funzionavano,e un piccolo bagliore entrava dal vetro dell’ingresso,per il resto l’edificio era completamente al buio.
Cominciò a camminare dirigendosi verso la porta che aveva di fronte leggendo con difficoltà la parola ‘Reception’ incisa nella targhetta saldata alla porta.
Entrò dentro,era un ambiente chiuso…una stanza a lui estranea ma che lo faceva sentire al sicuro,anche perché tutto era in perfetto stato come se quel luogo fosse stato lasciato un minuto prima del suo arrivo.
Si avvicinò alla scrivania nel quale erano poggiati molteplici relazioni cliniche.

Lisa Thompson,23 anni,residente a Silent Hill,affetta da schizofrenia.

Mike Millers,46 anni,residente ad Ashfield,ha ucciso la moglie cavandole gli occhi con una vite,momentaneamente in osservazione in attesa che vi sia posto nel penitenziario più vicino.

Jeremy Watson,18 anni,residente a Paleville,coma di decimo grado causato dall’eccessivo uso di alcolici.

Gwen Tarker,26 anni,residente a Silent Hill,percussioni multiple,trauma cranico e varie lesioni all’apparato scheletrico,sul corpo le è stato marchiato a fuoco uno strano simbolo;in osservazione.


“Fantastico” pensò leggendo i vari referti “Fortuna che non ho frequentato medicina”
Una delle cartelle cliniche era parzialmente illeggibile

Paige Morgan,24 anni,residente a ----------,trovata al RoseWather Pa------- finge amnesia ------ abbiamo fermata------suicidio per causa depressiva------somministro amitriptilina.

L’ultimo referto era totalmente sporco di sangue,non lo prese,ma cercò nonostante tutto di leggerlo.
Non appena vide il nome ebbe un sussulto.

Cindy Carter,33 anni,residente a Los Angeles-----------------------------------------------

Il resto era totalmente illeggibile.
<< MERDA!>> urlò facendo volar via dalla scrivania tutti i fogli che caddero a terra sparpagliandosi.
Restò con il pugno chiuso poggiato nella scrivania fissando il referto clinico macchiato di sangue che non aveva fatto cadere.
<< Cindy>> sussurrò.
Improvvisamente udì un colpo da dietro la porta da cui era entrato seguito da un suono di qualcosa di viscido che veniva trasportato via.
Sussultò cercando di prendere il tubo di ferro che aveva poggiato a terra,e solo allora notò che tutti i referti clinici poco prima da lui letti,erano firmati dallo stesso medico curante: Shawn Walker.
“Se lui ha firmato tutte le cartelle cliniche, di sicuro avrà firmato anche quella di Cindy” pensò afferrando il tubo di ferro.
Andò per uscire quando improvvisamente gli sovvenne un dubbio,come era riuscito a leggere se dentro quella stanza il neon non era funzionante?
Si voltò vedendo che in una mensola dell’armadio era poggiata una torcia elettrica,si avvicinò per prenderla e portarla con se quando d’un tratto la luce si spense lasciando Logan nel buio più assoluto.
Ebbe paura,ogni volta che si trovava immerso nel buio,il suo incubo in cui bruciava vivo gli tornava alla memoria.
Cercò di afferrare al buio la torcia,non ci riuscì per due volte afferrando solamente l’aria,ci riuscì solamente al terzo tentativo,e senza pensarci due volte la riaccese,abbagliandosi il viso costringendolo a socchiudere gli occhi.
La strinse come se fosse un tesoro prezioso da custodire.
Sospirò di sollievo,si sentiva al sicuro con una guida come quella,una luce per illuminare gli angoli più bui di quell’edificio.
Sistemò la torcia nel taschino della sua felpa all’altezza del petto e riprese in mano il tubo di ferro.
Doveva cercare questo Shawn,se davvero Cindy si trovava in quell’ospedale,l’avrebbe trovato.
Uscì dalla reception,ma qualcosa lo terrorizzò.
Una macchia di sangue ancora fresco colava dalla facciata della porta e una scia,probabilmente dello stesso sangue,proseguiva verso un corridoio buio.
Era stato quello il colpo che aveva udito poco prima?
Di chi era quel sangue e chi era stato a fare qualcosa del genere? O per meglio dire cosa era stato?
Strinse a se il tubo di ferro,ma non riuscì a muoversi,il terrore l’aveva bloccato.
“Muoviti Logan…” pensò “…altrimenti potresti essere tu il prossimo” ma nonostante tutto i suoi muscoli si rifiutavano di entrare in azione.
Sentì il rumore di un portellone che si chiudeva,e urlò per il colpo improvviso.
C’era qualcuno oltre lui lì dentro,questo l’aveva già capito dalle strisce di sangue a terra,ma nonostante tutto adesso sapeva dov’era.
Lottò contro se stesso per ricominciare a camminare dirigendosi verso la bacheca all’ingresso e strappando la mappa dell’edificio che prima non era riuscito a vedere senza una luce.
Seguì le strisce di sangue a terra,evitando di fissarle a lungo,fino a quando arrivò al portellone che poco prima era stato sbattuto,di fronte alla stanza che doveva essere la cucina stando alla mappa.
Era di sicuro quello e la macchia enorme di sangue su di esso lo convinceva di tale supposizione.
Lo aprì timoroso,prendendo la torcia dal taschino e illuminando l’interno.
La scia di sangue continuava per condurre ad un secondo portellone che conduceva al corridoio in cui vi erano le varie stanze per i pazienti.
Entrò dentro la Day Room,facendo attenzione ai vari sgabelli posti in mezzo alla stanza,se ne avesse fatto cadere qualcuno avrebbe di sicuro provocato un rumore rimbombante che avrebbe attirato l’attenzione.
<< Non farmi del male>> udì improvvisamente.
Gli salì il cuore in gola dallo spavento,stringendo il tubo di ferro e guardandosi intorno.
<< Chi sei?>> chiese.
<< Ti prego,non farmi del male>> rispose la voce.
<< Stai tranquillo,non voglio farti nulla…fatti solamente vedere>>
Da dietro un letto abbattuto in un angolo della stanza si alzò timoroso un ragazzino,dodici anni al massimo.
<< Ehi…>> disse Logan avvicinandosi lentamente tenendo il tubo di ferro abbassato.
Il ragazzino cercò di indietreggiare impaurito ma trovandosi solamente il muro alle sue spalle.
<< No,no,no…tranquillo,non voglio farti del male>> disse fermandosi alla vista del gesto spaventato del ragazzino << Mi chiamo Logan>>
<< Br…Brad> disse il ragazzino ancora spaventato.
<< Benissimo Brad,puoi uscire>>
Si avvicinò nuovamente al ragazzino ma questo si accasciò nuovamente mettendosi poggiando la testa alle ginocchia per la paura,e per un attimo Logan rivide se stesso da bambino fare la stessa identica cosa,vizio che tutt’ora lo accompagnava quando aveva timore di qualcosa.
<< NO!>> urlò il ragazzino.
<< Ok,ok>> ribadì Logan fermandosi <<starò qui>>
Lo osservò: capelli e occhi castani,jeans e una magliettina con uno squalo su una tavola da surf.
<< Cosa ci fai qui Brad?>> chiese restando fermo al suo posto.
<< Aspettavo…aspettavo che papà finisse il turno>>
<< Tuo padre lavora qui?>>
<< Si,è primario di neurologia>>
<< D’accordo,poi cosa è successo?>>
<< Non lo so…non lo so…ho aspettato a lungo ma nessuno è più entrato da quella porta…ho pensato che mio padre si era dimenticato…>> prese fiato <<…di me,si sono spente le luci improvvisamente e ho deciso di uscire fuori…ma era come…come se l’intera città era abbandonata,c’era tanta nebbia e poi ho visto sangue a terra…ho…ho avuto paura e sono tornato qui>> raccontò Brad.
<< Hai fatto la cosa più giusta,sei stato davvero coraggioso ad uscire da solo di qui>>
Tentò nuovamente di avvicinarsi ma il ragazzino cercò invano di indietreggiare.
<< Perché hai così paura?Tu sai cosa è successo qui?>> gli chiese Logan.
<< Qualcosa…non so cosa…era orribile…è entrata da dove sei entrato tu,aveva il corpo di una persona umana…ma le sue gambe e la sua faccia…non aveva una faccia…io…ho avuto paura…teneva in una sola mano la testa di un infermiere,lo conoscevo…era un collega di mio padre…lui urlava,urlava di dolore e di terrore,fino a quando quella…cosa…gli ha staccato la testa,come se fosse quella di un pupazzo…c’era sangue dappertutto…poi non ho visto più niente,mi sono nascosto credendo che mi avesse trovato,ma è andato via>>
“Oddio” pensò “Se non fossi entrato dentro la reception sarebbe stato mio quel sangue”
Ebbe un brivido,era salvo solamente per una questione di minuti…di secondi.
<< Brad,puoi uscire…ti puoi fidare di me,non puoi stare qui,è pericoloso,quella cosa di cui mi hai parlato potrebbe tornare e questa volta magari ti troverà,sarei bugiardo se ti dicessi che sei al sicuro perché non lo sei>> lo incitò tendendogli la mano.
Il ragazzino esitò inizialmente,pensando se era davvero il caso di fidarsi di quell’uomo,ma era sicuro di una cosa.
L’uomo che gli era di fronte e che lo illuminava con una torcia tascabile era terrorizzato quanto e più di lui.
Brad uscì dal suo nascondiglio,camminando piano e osservando il sangue sparso in tutta la stanza e afferrò la mano protesa di Logan.
<< Bravissimo>> gli disse piegandosi sulle ginocchia e osservandolo negli occhi << Ora non dobbiamo far altro che cercare una persona>>
<< Chi?>> chiese il ragazzino.
<< Una ragazza,probabilmente era in questo ospedale…mia sorella,si chiama Cindy…ne hai sentito parlare?Magari da tuo padre?>>
Brad scosse la testa.
<< Mi dispiace>>
<< Tranquillo,non preoccuparti>> si rialzò guardandolo dall’alto << Andiamo?>>
<< Va…va bene>>
Logan si diresse verso la porta insanguinata che portava al corridoio delle camere dei pazienti,stringendo la mano di Brad con la mano sinistra,e il tubo di ferro con quella destra.
Aprì il portellone con cautela,senza fare il minimo rumore,e richiudendolo con altrettanta attenzione.
Si voltò per guardare il corridoio,e gli mancò il fiato.
La creatura che aveva descritto poco prima il ragazzino si trovava di fronte alla porta della stanza che secondo la mappa era la C2.
Il ragazzo l’aveva descritta in maniera parziale,le gambe della creatura erano simili alle braccia del mostro che aveva visto nella galleria,sottili all’altezza delle spalle per poi crescere in grandezza e volume alla fine,e come aveva detto Brad non aveva un viso ma perché era coperto da una maschera di ferro arrugginita.
La prima cosa che fece fu mettere la mano davanti alla bocca del ragazzino per impedirgli di urlare,spense la torcia e si nascosero entrambi dietro il muro della stanza C1,cercando di aprire la porta del bagno che era bloccata.
Guardò Brad e gli indicò di fare silenzio mettendo l’indice in su davanti alla bocca e alla punta del naso,dopo di che si sporse per osservare il mostro che aveva ancora in mano il corpo dell’infermiere decapitato.
Lo sbatté contro il muro,e avvicinando la maschera all’altezza dell’addome del cadavere cominciò a sbranarne le carni con tanta foga che il corpo sembrava avere ancora dimenarsi dal dolore.
Solo dopo averlo ridotto ad un ammasso di carne informe lo lasciò cadere,e si girò verso la direzione dei due.
Logan sgranò gli occhi dalla paura,e tornando a ripararsi dietro il muro cominciò ad ansimare e tenendo dietro di se il piccolo Brad.
Chiuse gli occhi mentre il cuore gli stava per esplodere nel petto.
<< Ti prego,ti prego>> sussurrò mentre udiva i passi della creatura umidi di sangue.
Aveva già ucciso un mostro,ma quello,ne era certo,non era alla sua portata.
Avrebbe ucciso prima lui e dopo il ragazzino.
<< Logan!>> sussurrò il ragazzino coperto dalle spalle di Logan .
<< Ti prego!Ti prego!>> continuava a sussurrare il ragazzo ad occhi chiusi.
I passi si fermarono,li aveva visti e adesso era di fronte a loro,sarebbe stato lento e doloroso mentre veniva dilaniato da quella creatura e…
Il botto di una porta che si chiude rimbombò in tutto il corridoio.
Aprì gli occhi lentamente non vedendo nessuna creatura di fronte a se.
Non sapeva dove fosse andata,ma quel corridoio non era sicuro.
Si voltò verso il ragazzino <> prese fiato ancora incredulo di essere vivo << Possiamo andare>>
Brad annuì prendendo nuovamente per mano Logan,tutte le stanze dei pazienti erano bloccate,compresa la porta che portava al giardino,mentre la porta delle scale che conducevano al piano superiore era chiusa a chiave,l’unica via era l’ascensore funzionante,ma doveva prima controllare tutto il primo piano prima di passare al secondo.
Era proprio di fronte all’ascensore quando cominciò a parlare con il ragazzino per sciogliere la tensione,mentre si dirigevano a passo lento verso la Day Room.
<< Brad tu vivi qui a Silent Hill?>>
<< No a Paleville,la cittadina qui accanto>>
<< Non ho avuto la fortuna di andarci,ti prometto che quando usciremo da qui sarà il primo posto in cui andrò>> gli disse sorridendo,ma Brad era serio e impassibile << Sei mai stato a Los Angeles?>>
Il ragazzino scosse la testa.
<< Io vivo lì,quando vorrai sai dove venirmi a cercare>>
Arrivarono all’altezza della camera C1 quando di fronte a loro dalla Day Room uscì la creatura poco prima vista.
Brad urlò dal terrore mentre Logan non ebbe neanche il tempo di capire quello che stava succedendo quando il mostrò cercò di afferrarlo per il collo,ma si scansò in tempo evitando una morte certa.
Erano in trappola,come dei topi.
Indietreggiarono lentamente mentre il mostro avanzava a passi piccoli,sarebbero morti comunque.
No.
Avevano una via di fuga.
L’ascensore era funzionante,era solamente una questione di velocità.
Si girò di scatto afferrando la mano di Brad.
<< CORRI!>>
 
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CAT_IMG Posted on 19/10/2008, 18:34

Read that fuc*ing manual or
I'M GONNA HEADBUTT YA!


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*pauraaa*
Ron! sbrigati a finire il nono capitolo, che ho una fifa pazzesca!!!
ghghgh mi tieni troppo sulle spine, raccontato spettacolosamente bene!
 
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*Lovy*Lioness*
CAT_IMG Posted on 19/10/2008, 18:51




cavolo ma 6 bravissimoLa storia di Silent Hill mi attira moltissimo e questo capitolo è spettacolare spero che il mostro non li prenda^^''
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 20/10/2008, 14:07




Wo grazie mille!
Sono contento che piano piano stia piacendo ^^
 
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Huskyman
CAT_IMG Posted on 20/11/2008, 22:33




Siccome ho letto solo ora di questa tua serie su Silent Hill(prima non ne sapevo niente),adesso che ho letto i capitoli che hai scritto fino ad ora posso dirti tranquillamente che la storia è scritta davvero molto bene.Certo,i riferimenti al videogioco di Silent Hill non possono sfuggire alla vista di un accanito videogiocatore della serie e quindi certe parti sembrano essere situazioni già vissute nel gioco,ma non mancano gli spunti creativi e comunque Silent Hill è un soggetto difficile da riprodurre partendo da zero,quindi direi che ciò che hai fatto è stupefacente.
Io ho sempre desiderato scrivere qualcosa,però mi blocco sempre alle descrizioni dei personaggi,dei nomi di ambienti e soggetti della storia e quindi ho mollato questa idea,dilettandomi invece nelle poesie.Ma magari,tu potresti anche diventare un grande scrittore poichè le idee non ti mancano.
Domandina:il Capitolo 0 è un'anteprima della fine del racconto?a me così sembra e non mi sembra molto felice come epilogo da quanto posso intuire...
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 24/11/2008, 17:50




Esatto,ci sono cose già viste...non a caso la storia di Logan comincia proprio nello stesso punto in cui comincia quella di James,solo che nel 2 la galleria è chiusa mentre qui l'ho resa agibile.
Bhe come ho detto all'inizio la sto scrivendo in maniera tale che anche chi non ha mai giocato possa leggerla tranquillamente...infatti come hai notato non c'è alcun collegamento ai giochi.

Per l'epilogo...non ti dico nulla,che piacere ci sarebbe...continua a immaginare,quando finirà vedrai se avevi ragione o meno XD

Grazie mille comunque ^^
 
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CAT_IMG Posted on 1/12/2008, 13:16
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Ho cominciato a leggere dagli ultimi capitoli...

Hai un buon stile, mi piace molto... La trama è molto interessante.

Secondo me non fa abbastanza paura. Dovresti rendere maggiormente il concetto di "ignoto", arricchendo ancora di più la descrizione degli ambienti macabri, suoni sinistri... Insomma, elementi atti a suscitare la suspence... Il tutto ovviamente deve culminare nel terrore all'apparizione del mostro.
Bene interpretati i sentimenti e le emozioni.

Occhio alla punteggiatura!!! Presta cura ai punti e alle virgole

Continua così :teny4:
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 31/12/2008, 18:11




Sniton....l'ultima persona da cui mi aspettavo un commento eri tu XD
Grazie...e ti ho spiegato qual'è il mio vero intento per questo racconto...

E adesso a voi dopo tanto tempo l'atteso nono capitolo


9




Si dice che quando si sta per morire,tutta la vita passa davanti agli occhi del malcapitato.
Tutto.
Ogni singola parte,anche quella dimenticata viene riportata alla memoria per far capire che essa faceva parte della vita che si sta perdendo.
Eppure non è questo ciò che successe a Logan quando vide di fronte a se la creatura dal volto coperto da una maschera di ferro arrugginito,che poco prima aveva dilaniato il cadavere di un infermiere i cui resti erano ancora sul pavimento.
No,non si vide passare ogni attimo della sua vita.
In compenso pensò che avevano una via di fuga:l’ascensore che aveva visto poco prima alla fine del corridoio.
Afferrò la mano del ragazzino urlante di fronte al mostro.
<< CORRI!!>> gli urlò voltandosi e cominciando a correre verso la meta prestabilita,sperando che le portiere dell’ascensore si sarebbero aperte al primo tentativo.
Si trattava solo di pochi metri ma,sentendosi come una preda braccata da un cacciatore,il corridoio gli parve lungo chilometri.
“Non mi farò ammazzare qui,non adesso,non da quest’essere” pensò arrivando di fronte all’ascensore con il fiatone,la fronte imperlata di sudore e il cuore che sembrò scoppiargli da un momento all’altro.
Sperò che l’ascensore si trovasse proprio al piano in cui si trovavano lui e Brad,e di conseguenza che le portiere si aprissero al primo tentativo,ma purtroppo sperò invano.
Premette ripetutamente il pulsante cose se qualcosa sarebbe cambiata,come se la cabina sarebbe potuta arrivare più velocemente.
Non si voltò per osservare a che punto del corridoio era arrivata la creatura,ma poteva udirla dai passi inumiditi di sangue,si trattava soltanto di pochi secondi prima di arrivare alle sue prede.
Brad cominciò a piangere.
Comprensibile,non voleva morire,ma del resto nessuno vorrebbe morire all’età di dodici anni.
<< Tranquillo ce la faremo Brad>> disse Logan in preda al panico continuando a premere ripetutamente il bottone << CAZZO! QUANTO CI METTE?!>>.
<< STA ARRIVANDO!>> urlò il ragazzino piangendo.
Il cuore di Logan era ormai al limite delle pulsazioni,paura e terrore ebbero la meglio su di lui.
<< NO!>> urlò non smettendo di premere il tasto per la chiamata dell’ascensore.
<< MORIREMO QUI LOGAN!NON VOGLIO MORIRE!>>
Le portiere si aprirono all'improvviso davanti ai loro occhi,una speranza a cui stavano entrambi per rinunciare.
<< No Brad,non moriremo>> gli disse afferrandogli nuovamente la mano e entrando entrambi dentro l’ascensore,premendo un tasto a caso tra i tre della pulsantiera.
L’ascensore si chiuse lasciando intravedere ai due la creatura che stava per raggiungerli,prima di iniziare al salire ai piani superiori;altri dieci o venti secondi in più e Brad avrebbe avuto ragione,sarebbero morti entrambi.
Premette il tasto STOP dell’ascensore che si fermò all’istante tra un piano e l’altro,sarebbero stati al sicuro lì,almeno per un po’.
Si voltò verso Brad,che cercava di trattenere ancora le lacrime,e che osservava le portiere dell’ascensore terrorizzato,avendo paura che da un momento all’altro quell’essere potesse sfondarle.
<< Ehi Brad>> lo chiamò avvicinandosi,mettendogli una mano sulla spalla << Siamo al sicuro qui>>
Il ragazzino per istinto lo abbracciò scoppiando in lacrime,sorprendendolo di una reazione simile.
Lasciò che si sfogasse tenendogli la testa stretta a se,per incutergli sicurezza,ma sapeva benissimo che lui era l’ultima persona a potergli dare protezione se prima non poteva proteggere se stesso.
<< Sei un campione,io alla tua età avrei già tirato le cuoia,in pochi sarebbero riusciti a fare quello che hai fatto tu>> gli disse accarezzandogli la testa << Va tutto bene Brad,ci sono io qui…>>
Il ragazzino non riuscì neanche a dire una parola,le lacrime e i singhiozzi glielo impedirono.
<< Ci sono io Brad,tranquillo,ci sono io qui…>>

<< Ci sono io qui,non piangere>>
E’ nella sua stanza,molto piccola,ma quello è il suo mondo.
L’unico luogo in cui può sentirsi al sicuro in quella casa.
<< E’ un mostro!>> urla
<< Lo so Logan,lo so>>
<< E allora perché mamma continua a stare con lui?>> chiede<<perché non lo lascia così possiamo essere tutti più felici?>>
Non sa cosa rispondergli,è solo un bambino e determinati concetti non può ancora capirli.
<< Non siamo noi a decidere le scelte degli altri Logan,se lei ha scelto questa vita,se lei ha scelto di stare con Tom non possiamo farci nulla>> gli dice accarezzandogli la testa che sta poggiata alle ginocchia << Noi dobbiamo solo vivere la nostra vita,come sempre,come quando c’era papà>>
Continua a sentire urla fuori dalla sua stanza,e ciò lo porta a versare ancora più lacrime.
<< Guarda come la tratta Cindy!La picchia ogni volta che torna a casa,mamma non merita una cosa del genere!>> dice alzando gli occhi arrossati verso sua sorella << Noi non meritiamo una cosa del genere,guarda come ti ha ridotta>>
Le scosta i capelli biondi davanti all’occhio destro,mettendo in mostra molti lividi.
Cindy si ritira indietro.
<< Quello che fa a me non ha importanza,quello che fa alla mamma non ha importanza,ma l’unica cosa che non deve fare è toccare te>>
<< Ma io…>>
<< Non deve osare metterti un dito addosso,mai! Se solo dovesse provarci…>>
Le sue parole vengono interrotte da dei colpi dietro la porta chiusa a chiave.
<< APRI LA PORTA!>> urla Tom
Entrambi osservano l’entrata della stanza,Cindy con paura…Logan con terrore.
I colpi aumentano di numero e di intensità.
<< APRI QUESTA MALEDETTA PORTA!>>
La ragazza si volta guardando suo fratello <<dentro l’armadio>>
<< Cindy…>>
<< Vai dentro l’armadio Logan!>> apre il guardaroba e fa entrare il fratello dentro <<non ti succederà nulla>>
Subito l’odore acro della polvere colpì le sue narici.
Altri colpi alla porta.
<< APRI QUESTA CAZZO DI PORTA!>>
<< Non fiatare…>>
Chiude l’armadio a chiave e la mette dentro la tasca dei Jeans.
<< APRI BRUTTA TROIA!>>
Ascolta da dentro l’armadio,Cindy aprire la porta.
<< Cosa vuoi?>> chiede a Tom.
<< Dov’è?>>
<< Dov’è cosa?>>
<< Non provocarmi…lo sai a chi mi riferisco>>
<< Non è qui Tom,è a casa di Steven>>
Logan sente un colpo,come un potente battito di mani,ma sa benissimo che era tutt’altro che un battito di mani.
Cerca di rimanere nel silenzio più assoluto.
<< So quando mi menti puttanella,dov’è Logan?>>
<< Fottiti!>> le risponde Cindy.
<< Risposta sbagliata!>>
Il bambino sente un secondo colpo,un terzo e un quarto insieme ai gemiti sofferenti di sua sorella.
Vorrebbe uscire,proteggere Cindy da quell’uomo che la stava picchiando.
Ma non può…non solo perché è chiuso dentro,ma perché sarebbe incapace di fare qualcosa.
<< Te lo ripeto per l’ultima volta…dov’è quell’aberrazione che ti ostini a proteggere?>>
Per un istante desidera che sua sorella glielo dica,solamente per poter uscire da lì dentro e farlo smettere di colpire Cindy.
Vuole dire un ‘Sono qui dentro’ ma si accorge che dalla bocca non gli esce nulla,la paura è troppa.
<< Se parliamo di…aberrazioni,Tom…ne ho una di fronte…non sei nulla Tom,tutto fumo e niente arrosto...Sfoghi i problemi della tua vita nell’alcool,e poi te la prendi con chi non può tenerti testa...sei un fallito,e non farai altro che fallire nella vita>>
Il silenzio.
Logan sente soltanto il silenzio,e pensa che forse Tom si è reso conto di quello che stava facendo e che i sensi di colpa lo stanno assalendo.
Ma un colpo sordo ma potente,che al ragazzino parve essere un calcio allo stomaco,lo riportò con i piedi per terra.
<< Prova a dirmi nuovamente una cosa del genere e ti uccido…e adesso dimmi dov’è tuo fratello>>
<< No>> disse Cindy sussurrando.
Un altro rumore di un calcio.
<< Dov’è Logan?!>>
<< COSA VUOI DA LOGAN?!>> gli urla.
Tom ride.
<< Non dirmi che non lo sai>> continua a ridere <<tua madre non ti ha mai detto nulla?>>
<< Co…Cosa?>>
<< Bisogna eliminare le mele marce dall’albero…e tuo fratello non è come noi>>
Logan rimane in ascolto,non capisce le parole di Tom,ma sa che qualcosa gli è stata tenuta nascosta.
<< Di sicuro…>> tossisce << Di sicuro non è come…te,Tom>>
Un altro colpo,e un altro,e un altro ancora.
Logan rimane lì a piangere silenziosamente fin quando Tom non esce fuori dalla stanza.
Pensa.
Pensa che quando sarà grande sarà in grado di proteggere sua madre e sua sorella.
Pensa che quando sarà grande potrà fargliela pagare per tutto quello che ha fatto.
Pensa.
Pensa che quando sarà grande lo ucciderà.



Stette abbracciato a Brad che continuava a sfogarsi.
Continuò a pensare che se l’ascensore avesse ritardato anche pochi secondi,nessuno dei due sarebbe sopravvissuto.
<< Non permetterò che qualcuna di quelle cose ti faccia del male>> disse per poi aggiungere qualcosa di cui si sarebbe pentito a vita << Te lo prometto>>
Aspettò che Brad si calmasse,per poi sedersi uno di fronte all’altro,per riprendere le forze.
Passarono parecchi minuti di silenzio.
Minuti in cui entrambi pensarono al più e al meno.
Alle loro vite,a come stavano per essere portate via da qualcosa che non avevano mai visto in vita loro.
Chi pensava ai cari che aveva a casa,chi pensava all’unica persona cara che cercava.
<< Mio padre mi diceva sempre che il Brookhaven è l’ospedale con più casi di malattie mentali in tutta la contea…>> disse improvvisamente Brad osservando il soffitto,interrompendo il silenzio.
<< Credi che stiamo impazzendo?>> gli chiese Logan.
<< Forse…cioè…delle cose simili non sono animali,non sono persone,non sono nemmeno degli esseri modificati geneticamente…sono…mostri>>
<< E i mostri non esistono>> aggiunse Logan e cominciò a dubitare davvero se fosse impazzito o meno.
<< Esatto…e c’è solamente un dottore qui in questo ospedale,esperto in questo campo…era un collega di papà>> disse il ragazzino abbassando lo sguardo verso quello di Logan.
<< Non è il momento di visite mediche da qualche strizzacervelli Brad>> disse ironicamente <<come si chiama?>>
<< Shawn Walker>>
Ebbe un colpo…lo stesso dottore che,secondo le cartelle cliniche,aveva tenuto sotto controllo sua sorella.
<< Lo conosci?>> chiese Brad.
<< Non direttamente…ma è di sicuro qualcuno che potrà aiutarmi nella ricerca di mia sorella>> gli spiegò.
In quel momento Cindy gli parve un obbiettivo così vicino da poterlo toccare e sperò davvero che questo Shawn potesse dare risposte alle sue domande.
<< Parlami di lei>> disse il ragazzo << Dev’essere davvero una persona importante per venirla a cercare qua>>
Logan sorrise.
<< E’ l’unica persona grazie a cui io sono qui a parlarti,l’unica persona che mi ha reso felice…è una ragazza magnifica…è sempre pronta ad aiutare prima gli altri che aiutare se stessa…non è solo mia sorella…è una parte di me,e adesso che mi è venuta a mancare...io sono incompleto...anche perché…>>
Non poté finire di parlare quando l’intero ascensore vibrò con violenza facendo cadere la torcia tascabile di Logan a terra.
Rimasero al buio,mentre un suono,che Logan sperava di non sentire più a vita,cominciò ad udirsi per tutto l’ambiente circostante.
Una sirena dal suono metallico e stridulo.
Ebbe paura,quel suono lo inquietava,terribilmente.
Si chiese come mai Brad non invocasse il suo aiuto o lo cercasse.
Il suono cessò dopo pochi minuti e la torcia si riaccese da sola,lasciando intravedere a Logan un luogo totalmente diverso rispetto a quello in cui si trovava poco prima.
Il pavimento non c’era più,ma soltanto una grata di ferro.
Al posto delle portiere dell’ascensore vi erano delle sbarre,come in una cella.
E sul soffitto una ventola di ferro arrugginito girava incostantemente.
Ma una cosa ben peggiore lo spaventò.
Le sue domande sul perché il ragazzino non lo cercava durante quei minuti di buio,ebbero una responso.
Brad era sparito.
 
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CAT_IMG Posted on 31/12/2008, 18:21
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Wow, bello questo capitolo! Mi è piaciuto il flashback di Logan, davvero interessante...

Chissà Brad dov'è finito? Poverino :teny5:
 
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CAT_IMG Posted on 31/12/2008, 18:27

Read that fuc*ing manual or
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*paura
Povero Logan che infanzia difficile.... però adesso cè l'avventura nelle tenebre ghghghghghhhhhhhhh
Vai Così Xanderrimo!!!
 
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Carambola
CAT_IMG Posted on 1/1/2009, 13:11




Finalmente posso riprendere a leggere la tua fanfiction dopo un periodo d'assenza da parte mia!!*.*

Ussignur, adesso anche Brad! :teny5:

Però devo dire che anche io ho apprezzato parecchio questo capitolo, molto sensibile, porta alla luce degli aspetti dell'infanzia di Logan che il lettore non si aspetta...insomma, ho immaginato quache volta che ci fosse stato nell'infanzia del protagonista qualcosa che l'ha segnato in maniera negativa e che contiua a tormentarlo, ma non avrei pensato a un essere spregevole come quel Tom che picchiava la madre e la sorella...povero Logan! :nirai4:

Dai, sono sempre piu curiosa, maestro!!! aspetto il seguito!!!
 
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Huskyman
CAT_IMG Posted on 1/1/2009, 20:12




Mmm...diciamo che questo capitolo è un pochino noioso,anche se ogni tanto può essere utile aggiungere particolari introspettivi del pg.
 
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°Xander°
CAT_IMG Posted on 2/1/2009, 16:02




Si,credo che sia uno dei capitoli su cui mi sono dovuto scervellare di più...Come ha detto Carry volevo far sapere qualcosa che aveva segnato (o almeno in piccola parte) la sua infanzia...e per farlo ci ho dovuto lavorare un bel pezzo...perchè non volevo una banalità ma neanche una cosa scontata.

Beh Huskyman posso capirlo,non c'è azione nè adrenalina se non nel pezzo iniziale quando cercano di mettersi in salvo.
Ma anche i migliori film hanno quello spezzone noioso rispetto all'intero sceneggiato.

Grazie a tutti comunque...
 
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103 replies since 11/4/2008, 15:56   1885 views
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