farsi rispettare e retribuire sul lavoro

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*randagio*
CAT_IMG Posted on 1/12/2010, 17:56




Pochi di voi lavorano e qualcuno si è appena affacciato sul mondo del lavoro, ma apro questo topic sperando vi possa essere utile anche per il futuro.

Il mondo del lavoro è sempre più sregolato, e tutti i diritti conquistati fino a 40 anni fa si stanno sgretolando (o meglio, stanno venendo sgretolati dalla politica e dalla classe dirigente).

Come ben sapete non esiste più il "posto di lavoro", ma si riesce a lavorare solo con rapporti di lavoro temporanei e con poche o nessuna garanzia. Anche ammesso che trovate un posto di lavoro fisso, al giorno d'oggi di garanzie (sia sul mantenere il posto di lavoro che sull'essere pagati) ne rimangono ben poche.

In questa situazione di incertezza brulicano aziende senza scrupoli (soprattutto agenzie per il lavoro, società di consulenza, call center e piccole aziende < 15 dipendenti, che sono i peggiori soggetti in assoluto) che si approfittano della necessità per sfruttare le persone.
Ma cosa si intende per sfruttamento? Per sfruttamento si intende:
  • ricatto sul mantenimento del lavoro ("se non accetti le nostre condizioni quella è la porta")

  • ritmi di lavoro disumani (es. 10 ore al giorno, oppure lavoro nei weekend, niente ferie o permessi ecc)

  • retribuzione non commisurata a impegno/mansione/anzianità/ecc

Oltre lo sfruttamento vero e proprio, oggi le aziende si permettono anche cose più subdole:
  • niente contratto oppure alla firma del contratto viene fatta firmare una lettera di dimissioni con la data in bianco

  • forme di mobbing (es. non lasciar andare in bagno, fare continue pressioni o mettere fretta, creare situazioni di "tutti contro tutti" o "chi contralla chi", ecc)

Ma la cosa più ingiusta e più scandalosa di tutte è che non è così automatico essere pagati per il lavoro svolto. Anzi, che dopo aver lavorato si chieda anche di essere pagati è vista dalla maggior parte delle aziende come una pretesa e non come un diritto fondamentale del lavoratore e dovere del datore di lavoro.
Difatti non c'è contratto di lavoro che obblighi a pagare... se qualcuno non paga stipendi o fatture non viene certo arrestato, e fare causa per ottenere il dovuto è sempre lungo e dispendioso... proprio su questo si basano molte aziende. Quando una persona se ne va, viene immediatamente sostituita (questa continua rotazione del personale si definisce turn over).
Altre aziende rendono partecipi i dipendenti/collaboratori del rischio d'impresa come fossero soci... "non mi pagano e quindi non ti pago"... peccato che dipendenti e collaboratori "godano" solo degli svantaggi che hanno i soci ma non dei vantaggi, e cioè degli utili dell'azienda.
Altre aziende ancora contestano l'operato (mancato raggiungimento degli obiettivi, clienti insoddisfatti o persi o qualsiasi altro cavillo cui si possano attaccare) per non pagare, e a quel punto diventa inevitabile ricorrere a un legale. Anche perché non sempre si limitano a non pagare, ma alle volte chiedono anche un risarcimento danni a chi ha lavorato.

Vi dico tutto questo non per spaventarvi, ma per responsabilizzarvi nel caso - per necessità o per entusiasmo - accettiate un lavoro. E parlo non per sentito dire (e tanto meno per propaganda o cose simili, tengo a dirlo) ma dopo 15 anni di esperienza nei quali ho visto e talvolta purtroppo "vissuto" tutte queste situazioni.

Alcuni consigli per evitare di trovarvi male sul posto di lavoro o lavorare, vostro malgrado, gratis:
  • Sottoscrivere sempre un contratto (molti diranno "non facciamo contratti" o "c'è un anno di tempo per fare un contratto" , "per me una stretta di mano vale più di ogni altra cosa" ecc... no, non accettate perché vi troverete male, soprattutto se dovessero poi esserci contestazioni o problemi sui pagamenti) e se possibile far visionare (portandolo a casa, senza firmare sul posto) il contratto da un legale o un commercialista o qualsiasi persona conosciate possa essere preparata in materia... e non firmate mai lettere di dimissioni o altre scritture dubbie.

  • Siate sempre professionali e distaccati (quelli che vogliono fare gli "amiconi" - a meno che non siano davvero vostri amici già da prima - sono quelli che più vi fregheranno), non fate "favori" ne "extra" e tantomeno lavorate sulla base di promesse ("fammi i primi due mesi gratis e poi ti assumo" "fammi questa parte di lavoro gratis e ti pagherò di più quell'altra")

  • Se ci sono problemi - soprattutto se non pagano - prendete delle decisioni immediate, rivolgetevi a un legale senza aspettare (una scusa comune è "si tratta di problemi temporanei"... ma più passa il tempo e più aumenta il vostro credito, e più loro avranno tempo di mettervi in difficoltà per poi contestare il vostro operato... ed essere pagati diventerà sempre più improbabile... questo vale anche se siete dipendenti e non viene pagato lo stipendio!)

  • Non accettate condizioni di lavoro disumane (es. 14 ore al giorno o lavoro senza interruzioni nemmeno nei weekend) perché se non ce la fate o se fate errori per stanchezza potete subire contestazioni sui pagamenti. Attenzione perché sono tutti pronti a contestare mai nessuno riconoscerà che lavorate molto o siete molto disponibili!

  • Non accettate lavori in nero (a volte pagano di più... ma vi accorgerete della fregatura solo quando sarete anziani e prenderete una pensione da fame)

  • Al colloquio non fate vedere che avete impellente necessità (anche se così fosse) e tendete a minimazzare i periodi "buchi" (a costo di inventarvi scuse) fra un lavoro e l'altro perché lo sfruttamento si basa proprio sullo stato di necessità. A meno che non siate al primo lavoro, non dite mai che è terminato il rapporto precedente ma che state cercando di crescere, che cercate qualcosa di meglio, una maggior retribuzione, ecc

  • Se possibile (in particolare per lavori di breve durata es. progetti e per piccole cifre, es. sotto i 500 euro), chiedete un anticipo... la concessione di un piccolo anticipo è solitamente garanzia di serietà. Inoltre, proprio perché si tratta di piccoli importi, non rischiate poi di non essere pagati e di non poterci fare niente (anche perché non vale la pena spendere 500 euro di avvocato per recuperare 500 euro... )


Vorrei infine fare una carellata dei principali rapporti di lavoro, con vantaggi e svantaggi:
  • Dipendente, a tempo indeterminato
    Oggi come oggi è raro essere assunti con questo contratto. E' il rapporto più vantaggioso perché avete un minimo di sicurezza di conservare un posto di lavoro. Ci sono permessi e ferie pagate, avete uno stipendio pagato puntualmente, sono pagati anche gli "straordinari", è previsto un periodo di maternità per le neo mamme, ecc. Con questo contratto vengono inoltre pagati (degnamente) i contributi pensionistici. Bisogna però far attenzione ad alcuni dettagli: le "certezze" ci sono solo per aziende > 15 dipendenti, inoltre se siete assunti come "quadro", a fronte di un maggior stipendio, gli straordinari (che pure possono essere richiesti) non sono retribuiti e inoltre potete essere licenziati per giusta causa per il mancato raggiungimento degli obiettivi. Bisogna inoltre rispettare orari e regole dell'azienda, in caso contrario si può essere richiamati e dopo un certo numero di volte (solitamente tre) licenziati per giusta causa.

  • Dipendente, a tempo determinato
    Come sopra, con la differenza che il "posto di lavoro" dura sei mesi, un anno, massimo due anni. Dopo di chè non c'è alcuna garanzia.

  • Contratto a progetto
    Il famoso "co.co.pro."... il più diffuso contratto di lavoro. Nessuna garanzia (con un preavviso il datore di lavoro può interrompere la collaborazione senza motivare) e contributi INPS (e di conseguenza, in futuro, pensione) ridotti rispetto ai contratti da dipendente. In teoria ci sono assicurazioni per periodi di malattia, ecc ma sono svantaggiosi per il datore di lavoro e sono spesso causa di interruzione del rapporto di lavoro. Questi contratti dovrebbero essere usati per portare a termine singoli progetti... in realtà sono usati per tutto -.-

  • Rimborso spese
    Soluzione usata solitamente dalle ONLUS. Nessuna garanzia (possono mandarvi via in qualsiasi momento e non è necessaria alcuna motivazione), niente ferie o permessi, malattia o maternità, e soprattutto niente contributi pensionistici.

  • Associazione in partecipazione
    Questi contratti vengono proposti paventando un maggior guadagno a fronte di un maggior impegno, in quanto si partecipa agli utili della società. Niente contributi pensionistici ma soprattutto, quello che non viene mai detto, è che si partecipa anche alle perdite della società (cioè possono chiedere a voi soldi). Questo è uno dei peggiori rapporto di lavoro in assoluto, assieme al rimborso spese.

  • Consulenza esterna (lavorare con partita IVA)
    In questo caso non avete obblighi (orari, sedi, regole aziendali) da rispettare, lavorate il più delle volte per progetti o obiettivi. E non siete tenuti a lavorare per un solo cliente, ma potete avere più clienti (anche in concorrenza fra loro). Di contro dovrete pagarvi le tasse (che sono pensanti, la pressione contributiva raggiunge il 50% del reddito) e verrete pagati sempre in modo posticipato (fatture a 30 o 60 giorni ma si arriva fino a 120, cosa che per fortuna verrà proibita grazie a una normativa europea sui ritardi sui pagamenti)... questo significa che dovrete anticipate gli oneri fiscali (perche le tasse vanno pagate puntualmente!). I contributi pensionistici hanno la stessa valenza di quelli dei dipendenti, ma li verserete voi interamente... e non avete assistenza in caso vi ammaliate, ne maternità, ecc. Questo rapporto di lavoro è regolato da contratti ad hoc... ma in molti casi non c'è contratto, fa fede la fattura emessa mensilmente o a conclusione delle attività... anche in questo caso bisogna fare attenzione ai disonesti, seguendo i suggerimenti di cui sopra.

Fate pure tutte le osservazioni (o domande, ma ripeto non sono un professionista in materia mi baso semplicemente sull'esperienza) che volete, o riportate le vostre esperienze (ehm... prego di non fare nomi di aziende, ne scendere in dettagli che potrebbero far risalire alle aziende...).


 
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Ceril 91
CAT_IMG Posted on 1/12/2010, 20:20




Grazie Randy, questa discussione mi è stata davvero molto utile, anche perchè proprio oggi sono andata a consegnare dei curriculum in alcuni negozi per cercare impiego come commessa... e dato che non ho nessuna esperienza nel campo del lavoro questa cosa mi ha schiarito un pò le idee...hai qualche consiglio da darmi nel caso mi dovessero chiamare? E' la prima volta che potrei svolgere un lavoro e quindi sono un pò in ansia...
Ho anche notato che in parecchi posti dove sono andata mi chiedevano se avessi già avuto esperienze come commessa...ma come posso aver avuto esperienze se mi sono appena diplomata quest'anno?? D:

Edited by Ceril 91 - 2/12/2010, 11:40
 
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CAT_IMG Posted on 1/12/2010, 22:25
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Davvero un topic interessante, io ho ancora molti anni di studio che mi attendono, però è interessante avere un'infarinatura di ciò che dovrò affrontare in un futuro più o meno lontano, almeno per farmi un'idea più precisa di come sia la situazione lavorativa.
 
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Wesley.
CAT_IMG Posted on 3/12/2010, 19:16




Interessante,come discussione.
Anche a me 'spettano moltissimi anni di Studio,tenendo conto che sto ancora alla 1° media,ma so già quello che voglio fare..o che vorrei fare..Beh,bisogna sempre studiare per qualsiasi lavoro,e..ho notato anche io che stanno cambiando molte cose,che anche se a me non dovrebbero interessare,almeno per il momento,sono cose che vorrei che non fossero cambiate.Non so se mi spiego..
 
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Tenaga
CAT_IMG Posted on 3/12/2010, 19:28




CITAZIONE
• ritmi di lavoro disumani (es. 10 ore al giorno, oppure lavoro nei weekend, niente ferie o permessi ecc)

• retribuzione non commisurata a impegno/mansione/anzianità/ecc

... riguardo a questi due punti ne so qualcosa... quante nottate e salute buttati per due soldi =_=

Purtroppo mi ritrovo a lottare con queste situazioni, in particolare con i pagamenti che non arrivano. Quando si tratta di fare il lavoro lo vogliono immediato, mi danno fretta, mi fanno lavorare nei week end e nelle feste. Mi prosciugano l'anima perché dicono sempre che è urgente. Quando poi si tratta di pagarmi per quello stesso lavoro.. CHISSA' COME se la prendono comoda. Inventano scuse, dicono che mi pagheranno a fine mese (ma non specificano QUALE mese di QUALE anno)

Una delle tantissime esperienze l'ho avuta con la GIG. Una azienda che si suppone sia seria e professionale. Ho collaborato alla progettazione di un giocattolo per la linea "Cuccioli cerca amici", mi hanno rotto le balle ogni santo giorno, ad ogni ora. Non avevo nemmeno il tempo di portare giu il cane. Ho sempre consegnato tutto in tempo e ho lavorato in modo serio e professionale come faccio sempre. Alla fine di tutto, magicamente spariscono.
Ho dovuto chiamare e fare pressioni più volte al giorno tutti i giorni, e dopo quasi tre mesi (e mi è andata bene!!) si sono decisi a pagarmi, e mi hanno pagato pure una miseria.

E' vero anche che mi capitano clienti onesti e veloci, ma sono davvero pochi. Quindi concordo con Rando sui consigli, io dovrei stare zitta perché sono nella categoria "orari impossibili, e sottopagata" ma di sicuro mi sto impegnando affinchè la situazione migliori, non ho certo intenzione di vivere per sempre all'ombra di altri "capi". Ma per esempio lavorare a nero è l'unica cosa che puoi fare se vuoi letteralmente campare e pagare le bollette, è vero il fatto della pensione (ci penso parecchio) ma è anche vero che se aspetti sempre un contratto stai fresco.

Attualmente lavoro per una grossa agenzia pubblicitaria, e non ho nessun contratto perchè sono "in prova". Fatto sta che lavoro un casino e che i pagamenti sono "quando capita". Ma stavolta ho preso la situazione in mano e ho messo le cose in chiaro: o vengo pagata ogni mese o tanti saluti. Per fortuna hanno bisogno di un illustratore e gli piace come lavoro quindi hanno accettato, ma sicuramente parlerò anche di eventuali contratti dopo Natale, perché non posso andare avanti a nero =_=

E' davvero irritante e snervante però, il fatto che i lavori li vogliono subito e i soldi li sganciano quando fa comodo a loro... per questo su DA o come Free Lance mi faccio pagare sempre in anticipo.
 
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The Zen Style
CAT_IMG Posted on 3/12/2010, 21:28




nel mio caso sono e sarò un libero professionista. posso decidere qualsiasi cosa del mio lavoro, quando iniziare, quando finire e quanto farmi pagare, ovviamente tenendo conto della prestazione e della concorrenza.
tuttavia il lavoro del veterinario è snervante. i miei amici ippiatri escono alle 6 del mattino e rientrano alle 11 di sera e io sarò come loro. hanno taccuini pieni di appunti di persone che devono pagare visite, lastre, infiltrazioni per totali che arrivano anche ad alcune migliaia di euro per le grosse scuderie.

in ambulatorio io stessa mi sono trovata in una situazione simile aiutando un amico. un tizio si presenta con un bel cucciolo di pastore tedesco per vaccini, visita generale e una lastra perchè aveva ingoiato non so che giocattolo.
al momento di pagare il proprietario riferisce che il cucciolo era un trovatelo abbandonato, che non gli apparteneva e che lo avrebbe rimesso per strada per nutrirlo e basta, quindi si rifiutava di pagare la prestazione.
io gli ho chiesto di lasciare il cane perchè dovevamo ricoverarlo, mettergli il microchip e chiamare l'asl per portarlo al canile e darlo in adozione.
ovviamente il ragazzo ha pagato e si è portato il pastore tedesco a casa.
altre situazioni simili sono capitate con gli "animalisti" secondo cui i vet si nutrono di amore e passione e non mangiano il pane come gli umani e che spesso si rifiutano di pagare. quella per noi è la "razza" più odiosa.

io credo che comunque bisogna dare e pretendere rispetto per la professione, qualsiasi essa sia, ed avere comunque la buona creanza di pagare per avere un lavoro di qualità.
anzi io aggiungerei che chi vuole un lavoro di qualità DEVE pagare per assicurarsi un prodotto di qualità ed avere la possibilità eventualmente di protestare. chi non paga non ha alcun diritto di protestare e deve solo ACCONTENTARSI.
 
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CAT_IMG Posted on 4/12/2010, 10:22
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Amici miei... Benvenuti in Italia. Io in fatti già da un po' avevo iniziato a pensare all'idea di lavorare in proprio. Almeno se morirò di fame sarà solo per causa mia e non per qualche idiota la cui unica fortuna è quella di aver avuto il papino coi soldi\agganci giusti.
 
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Dalamar89
CAT_IMG Posted on 9/12/2010, 00:09




Grazie Rando interessante questo topic!
per fortuna (o sfortuna) ho gran poca esperienza col lavoro : / ho cercato e sparpagliato curriculum ovunque, ma guardavano sempre per prima cosa all'esperienza, e se cominci da zero ovviamente non ce l'hai.... tra l'altro in teoria lavorando in nero non si può inserire nel curriculum come esperienza lavorativa! Quindi la vedo decisamente dura .__.
L'unica cosa che ho fatto è stato un periodo di prova come animatrice di un centro estivo per bambini, ma offrivano un rimborso spese ed era sfruttamento per quello che dovevo fare, inoltre si sono comportati con molta poca serietà con me (mi hanno contattata dopo mesi di silenzio per iniziare il lavoro alle 20 del giorno prima, e per SMS!!)
 
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Kenta*
CAT_IMG Posted on 14/12/2010, 18:17




Bravo Rando!
Hai spiegato tutte le possibilità in maniera molto chiara.
Giusto per dare un po' di speranza, io mi sono trovato molto bene fin dall'inizio con la società di comunicazione per cui lavoro come grafico.
Ho iniziato con un contratto di collaborazione, mi pagavano ogni paio di mesi perché facevo soltanto uno o due giorni la settimana per poche ore visto che ero impegnato con l'università.
Quando mi sono "liberato" dalle lezioni mi hanno assunto con contratto part time. Andavo tre giorni la settimana solo di mattina, scrivendo la tesi nel tempo restante.
Ora che mi sono lauretato e l'impegno universitario è del tutto sparito, mi hanno letteralmente legato alla sedia: sono assunto a tempo indeterminato.

Tutto questo non è per bullarmi della mia fortuna nell'aver trovato subito un lavoro inerente al mio ramo di studio, ma per dimostrare che fortunatamente dei posti di lavoro seri esistono davvero. Non perdete la speranza! :)

Se avete la possibilità di fare stage, approfittatene. Anche se non retribuito (per legge non deve esserlo) è un' ottima occasione per fare un po' di esperienza sul campo e se gestito da gente responsabile imparerete di certo qualcosa di utile senza sentirsi "sfruttati". Inoltre quando farete un colloquio di lavoro, vale come risposta ad un'eventuale domanda: "hai già fatto esperienza?" non è un'esperienza lavorativa completa, ma vale comunque qualcosa.
 
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Luka2002
CAT_IMG Posted on 4/9/2015, 12:26




premettendo che riconosco di essere un fesso vi espongo la mia situazione.

ad oggi sono indietro con gli stipendi di DUE ANNI nei quali ho continuato a lavorare
(negli ultimi tempi presentandomi discontinuamente) . Adesso che non mi presento hanno pure il coraggio di continuare a chiamarmi.
io non rispondo al telefono e mi mandano messaggi , voglio solo che mi lascino in pace . se ne andassero a quel paese loro e i soldi
 
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Giordano Stranieri
CAT_IMG Posted on 3/1/2022, 01:03




Ogni giorno è una lotta. In passato ho sofferto tantissimo ed ora non ho piú scrupoli per nessuno perchè se lasci perdere ti schiacciano come vogliono. Non mi interessa nemmeno piú del rischio di perdere il lavoro, non ne vale la pena. Preferisco per ora vivere al meglio col poco che ho per riprendermi al meglio psicologicamente e investire su qualche studio. Nel settore in cui lavoro attualmente (ristorazione) richiedono ritmi disumani e per me che sono umanista di natura è qualcosa di inaccettabile. Alla fine per chi? E qui Eric Fromm avrebbe molto da dirci.
 
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10 replies since 1/12/2010, 17:56   6833 views
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