La storia del lupo Navarre

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lupetta 007
CAT_IMG Posted on 15/1/2012, 20:11




girovagando nel web ho trovato questo
CITAZIONE
- BOLOGNA, 11 GEN - Un esemplare di lupo, ferito e con gli arti posteriori semiparalizzati, e' stato salvato dagli uomini del Centro recupero fauna selvatica di Brento, nel Bolognese, che lo hanno estratto dalle acque gelide del fiume Limentra a Camugnano, nel Bolognese, in stato di ipotermia e apparentemente privo di vita. All'animale, un esemplare giovane, e' stata praticata una lunga serie di massaggi cardiaci e respirazione artificiale. Al termine dell'intervento di soccorso - avvenuto dopo una segnalazione telefonica alla Polizia Provinciale - il lupo e' stato portato nella sede del Centro.

fonte:ansa
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 15/1/2012, 23:31




C'è un bell'articolo su Repubblica con tanto di foto del lupone. Ora si trova al Centro Recupero Animali Selvatici di Monte Adone. Sono in attesa di notizie. Per ora posso solo dire speriamo bene... aggiornerò il topic quando si saprà qualcosa...

Tra l'altro, cosa che mi ha fatto molto piacere, la notizia ha fatto il giro del mondo. Ne hanno parlato testate giornalistiche estere e di conseguenza i vari siti, blog e pagine FB dei gruppi di difensori dei lupi americani. Negli USA i lupi vengono nuovamente cacciati, e quindi quando leggono notizie di salvataggi come questo esultano e i complimenti agli italiani si sprecano. Ma questo significa anche avere una grande responsabilità non solo nei confronti dei "nostri" lupi, ma anche quella di continuare a rimanere un esempio positivo di gestione del lupo senza abbattimenti.

La Repubblica 12/01/2012
CITAZIONE
"Così abbiamo salvato il lupo"
Il ritrovamento, l'iniezione di narcotico e il massaggio cardiaco nel racconto di uno degli uomini che hanno soccorso l'animale ferito

di LUCA SANCINI

S’era messo al sole, esausto sul greto del fiume, le due zampe dietro che non si muovevano più. Il lupo ferito, lunedì, era sulle rive del Limentra in località Mulino dei Sassi, a Camugnano. Una telefonata di un cittadino, e un agente della Polizia provinciale di Bologna s’è subito recato sul posto per verificare la segnalazione. Intanto gli operatori del Centro Recupero Fauna Selvatica di Berti Rudi Sasso Marconi, unitamente ai volontari del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone, si preparavano all’intervento.

Nel frattempo il lupo s’era spostato faticosamente una cinquantina di metri più avanti, sempre sul greto e sempre con le zampe nell’acqua, con l’istinto di attraversare il fiume. Ringhiava, sfinito e impaurito, davanti a quegli uomini e donne dai giacconi blu, che provavano ad avvicinarsi. Poi un colpo di fucile, questa volta a fin di bene, gli ha conficcato sul fianco una dose di anestetico, facendolo addormentare immediatamente.

«Era molto debilitato, e in pratica è scivolato in acqua - raccontano i soccorritori -. Lì c’è voluto veramente coraggio a gettarsi nelle acque gelide del fiume, ma le ragazze del Cras non avuto esitazione a prenderlo e trascinarlo a riva. Oltretutto bisognava fare in fretta: era andato in ipotermia e sembrava fosse morto». Maschio, adulto, dall’età tra i 4 e i 6 anni, il lupo aveva invece in corpo ancora un refolo di vita. I massaggi cardiaci e la respirazione artificiale degli operatori, coordinati da un veterinario, hanno fatto il resto, rianimandolo.









Scaldato come un cucciolo al centro di Brento, ora è da due giorni sotto osservazione, ma ce la farà. Adesso saranno fatti tutti gli accertamenti, lastre radiografiche comprese, per capire le cause del ferimento, in attesa di una piena guarigione.

L’ultimo episodio di salvataggio di un lupo ferito, fa sapere la Polizia provinciale, era stato effettuato nel marzo del 2005. Anche in quella occasione sull’animale si intervenne con un narcotico. Poi, dopo aver atteso la guarigione, il lupo fu liberato con un collare con radiosegnalazione.

In provincia di Bologna, secondo stime non ufficiali, sarebbero presenti un centinaio di lupi, una valutazione fatta sulla base di osservazioni e di ritrovamenti di carcasse e animali feriti.

(11 gennaio 2012)

 
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lupetta 007
CAT_IMG Posted on 16/1/2012, 18:50




capito non sapevo che c'era un articolo simile oppure quello che ho postato è il riassunto
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 21/1/2012, 22:10




Ecco qualche ulteriore aggiornamento su Navarre, così è stato chiamato il lupo... ricordate la scena di Ladyhawke in cui salvano Navarre dal lago? Ecco... ^^

Sicuramente seguiranno ulteriori aggiornamenti, spero positivi!

CITAZIONE
CRONACA DI UN SALVATAGGIO SPECIALE: NAVARRE, IL LUPO CHE HA SCELTO DI VIVERE

Lunedì 9 gennaio 2012, alle 13.30, è giunta al Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone, una richiesta di intervento, da parte della Polizia Provinciale di Montorio (BO), per soccorrere un lupo ferito nel comune di Camugnano (BO).
L'intervento è stato effettuato in fattiva collaborazione con la Polizia Provinciale stessa nell'ambito di una solida storia di cooperazione.
Immediatamente quattro operatori del Centro (Rudi Berti, Elisa Berti, Gaia Ferrara, Lara Vassena) insieme alla responsabile sanitaria, il medico veterinario, Dott.ssa Marzia Naldi, sono partiti verso la località della segnalazione con due mezzi e tutta l’attrezzatura necessaria (gabbia di contenimento, barella, ossigeno, fucile anestetico, kit primo soccorso, ecc..); nel frattempo è stato contattato anche il medico veterinario di Porretta Terme, il Dott. Alberto Tovoli che trovandosi vicino al luogo della segnalazione, si è immediatamente recato sul posto dove ha atteso l’arrivo degli operatori del Centro insieme alla Polizia Provinciale e al cittadino che ha segnalato l’animale.
Percorsi oltre 60 km sulle nostre colline, i mezzi del Centro sono giunti sul posto: il lupo, un maschio adulto, si trovava nelle gelide acque del fiume Limentra, in prossimità della riva. L’animale evidentemente sotto shock e in stato di grave denutrizione, dopo aver guadato più volte il fiume, era chiaramente assiderato e mostrava una paresi degli arti posteriori.

Dopo un’attenta analisi della situazione e valutati, insieme ai veterinari, i rischi connessi alle condizioni dell’animale, Rudi Berti, Direttore del Centro, ha sedato il lupo utilizzando il fucile narcotizzante. Dopo essere stato colpito alla spalla, unica parte del corpo fuori dall’acqua, oltre alla testa, il lupo ha iniziato a nuotare portandosi al centro del fiume, proprio dove la corrente era più forte. Le operatrici del Centro, senza mai perdere di vista l’animale, hanno iniziato a correre lungo l’accidentato argine del fiume, pronte ad intervenire per recuperare il lupo che, con l’effetto del sedativo, stava progressivamente perdendo conoscenza.
Trovato il varco per accedere al fiume, Elisa Berti, seguita dalle volontarie, si è gettata in acqua riuscendo ad afferrarlo; nonostante le notevoli difficoltà dovute alla corrente e al fondo estremamente scivoloso, le tre operatrici del Centro sono riuscite a portare il lupo a riva. (foto Tommaso Fulgaro)

Non appena messo in sicurezza l’animale, i veterinari e gli operatori del Centro si sono subito resi conto che le sue condizioni erano estremamente critiche, hanno accertato, infatti, che l’animale era in arresto cardio-respiratorio. Senza indugiare il Dott. Tovoli ed Elisa Berti hanno iniziato il massaggio cardiaco e la respirazione “bocca–bocca”; trascorsi diversi minuti dall’inizio della rianimazione, davanti all’incredulità e alla commozione di tutti, il lupo ha ripreso la regolare attività cardiaca e respiratoria. Caricato sulla barella è stato quindi tenuto sotto ossigeno durante tutto il trasferimento.

Poiché il luogo del recupero distava circa un’ora di strada dal Centro, lo staff ha ritenuto opportuno chiedere al Sig. Maestrini, colui che ha segnalato l’animale alla Polizia Provinciale, di essere ospitato presso la sua proprietà per poter stabilizzare il lupo, asciugarlo e scaldarlo prima del viaggio.
Il Sig. Maestrini si è dimostrato molto gentile, premuroso e contento di collaborare, mettendo a disposizione di tutto lo staff un ambiente caldo dove il lupo è stato sistemato davanti al camino, insieme alle volontarie che si erano immerse nel fiume e alle quali ha fornito anche indumenti asciutti. Trascorse alcune ore, il lupo, che era tenuto costantemente in flebo, seppur ancora in stato di ipotermia, ha ripreso lentamente conoscenza e insieme a lui tutti hanno riacquistato il sorriso.

Le prime giornate sono state cruciali per le condizioni dell’animale e si è reso necessario tenerlo in terapia intensiva monitorandolo giorno e notte. Sono state fatte molte indagini diagnostiche e di laboratorio che hanno immediatamente evidenziato diverse problematiche.
L’animale al momento del suo arrivo al Centro era vigile e abbastanza reattivo, ma in un estremo stato di dimagrimento, disidratazione e mostrava una paraparesi agli arti posteriori; presentava inoltre un’estesa e diffusa dermatite con ampie zone prive di pelo, probabilmente causata da una rogna.
Le analisi ematiche hanno evidenziato inizialmente un’infezione in corso e una evidente sofferenza epatica; le indagini radiografiche hanno mostrato la presenza di circa 35 pallini di piombo di 4mm distribuiti su tutto il corpo e non mostravano alcuna frattura ossea. L’animale è stato colpito, probabilmente parecchio tempo prima, da diversi colpi d’arma da fuoco che fortunatamente non hanno causato nessuna lesione importante.
Poiché dalle diverse indagini non era ancora chiara la causa della paresi alle zampe posteriori, si è deciso di fare ulteriori accertamenti. Con l’autorizzazione delle autorità competenti, il giorno 12 gennaio lo staff del Centro, accompagnato dal medico veterinario Dott. Giulio Masiello, ha trasferito con la propria ambulanza, il lupo presso l’Ospedale Veterinario San Michele di Tavazzano con Villavesco (LO) dove il Dott. Offer Zeira, il neurologo che da anni collabora con il Centro, ha ritenuto opportuno sottoporlo ad una risonanza magnetica e diversi altri esami. (foto di Andrea Dalpian)
Il Dott. Zeira e tutto il suo efficientissimo staff, come sempre si sono dedicati a questo incredibile animale con professionalità e dedizione riuscendo a fare una precisa diagnosi della patologia del lupo.
Dalla risonanza magnetica si è evidenziata, infatti, la presenza di una disco spondilite tra la 4° e la 5° vertebra toracica, ovvero una forma infiammatoria-infettiva che ha colpito il disco intervertebrale e i tessuti circostanti; questa ha determinato una compressione del midollo spinale che è la causa della paraparesi degli arti posteriori.

Il Dott. Zeira ha immediatamente impostato una terapia e l’animale è stato riportato al Centro. La patologia diagnosticata richiederà un tempo di degenza durante la quale sarà fondamentale il riposo dell’animale attenendosi ad un preciso protocollo terapeutico. In affiancamento a quest’ultimo, come prassi al Centro vengono utilizzate diverse terapie omeopatiche e omotossicologiche.
E’ stata fatta anche un’attenta indagine cardiologica dalla Dott.ssa Christine Castellitto, nota cardiologa bolognese che da tempo collabora con il Centro.
Per iniziare la delicata fase del recupero l’animale viene settimanalmente trattato dal Dott. Renato Magliulo con l’ozonoterapia e dalla Dott.ssa Donatella Zambelli con l’agopuntura.
Parallelamente alle cure è stato portato un campione di sangue al laboratorio di genetica dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) dove verranno eseguite tutte le indagini genetiche del caso.
Le analisi ematiche effettuate dalla Dott.ssa Naldi e ripetute con frequenza per tenere monitorato le delicate condizioni dell’animale, hanno dimostrato un progressivo miglioramento di tutti i parametri.
Il pieno recupero del lupo Navarre richiederà un preciso programma di riabilitazione; dalla data del suo arrivo, la sua gestione ha richiesto un impegno costante 24 ore su 24.
Pur non perdendo la fierezza e la riservatezza che contraddistinguono la specie, Navarre accetta con pazienza di essere curato, dimostrando giorno dopo giorno una forte tempra e una crescente voglia di vivere. (foto di Alberto Tovoli e Paolo Taranto)

In collaborazione con le autorità competenti e con le figure scientifiche di riferimento, il Centro ha l’ambizioso obiettivo di riportare Navarre in natura.

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Fonte: www.centrotutelafauna.org/storia-navarre.html

 
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WF Tanae
CAT_IMG Posted on 5/2/2012, 21:46




wow!
Interessantissima storia *.*
Bravo Navarreee <3
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 14/2/2012, 21:26




La video storia del lupo Navarre e aggiornamenti!


 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 5/3/2012, 01:12




Un altro video-aggiornamento su Navarre <3 Come vedete ora inizia a camminare...


 
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Wildoway
CAT_IMG Posted on 6/3/2012, 21:47




Ho seguito con gran interesse la storia di Navarre!
E' fantastico, a dir poco commovente <3
Complimenti ai soccorritori!
 
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*randagio*
CAT_IMG Posted on 11/5/2012, 23:13




La storia di Navarre si conclude qualche giorno fa... e non nel modo che tanto speravamo ç___ç Stamattina ho avuto la notizia, ho ancora il magone...

Ciao Navarre...



CITAZIONE
Come ricorderete dall'ultimo aggiornamento, il 25 aprile scorso il lupo Navarre era stato trasferito nel nuovo recinto di riabilitazione realizzato dal Centro appositamente per lui. Le sue condizioni erano in costante miglioramento tanto è vero che il progetto del suo rilascio era ormai sempre più il "sogno realizzabile"di tutti noi.
Purtroppo pochi giorni fa Navarre ha avuto un improvviso stato di malessere. Il suo costante monitoraggio ci ha permesso di riscontrare immediatamente quanto stava accadendo, pertanto Navarre è stato subito ricoverato in una struttura del Centro dove due veterinari dello staff lo hanno tempestivamente soccorso. Nonostante l'assistenza e i trattamenti, in pochissime ore le condizioni di Navarre si sono ulteriormente e rapidamente aggravate: a nulla sono valse le terapie intensive e la lunga rianimazione cardio-polmonare; purtroppo Navarre non ce l'ha fatta. Sono ancora in corso le indagini necroscopiche che ci auspichiamo chiariscano la causa del decesso.
Speriamo che gli esiti degli esami in corso ci diano quelle risposte che ora non abbiamo, ma al di là di questo tutti noi del Centro che lo abbiamo soccorso, curato, amato, rispettato, tutti noi che gli abbiamo preparato a tempo di record il nuovo recinto, tutti noi che abbiamo "spiato" con orgoglio attraverso le telecamere i suoi miglioramenti, il suo ritrovato comportamento schivo ed elusivo... siamo proprio noi che non riusciamo a capacitarci per questo evento tanto amaro quanto inatteso che ha spezzato il sogno, ormai condiviso da migliaia di persone, di vederlo di nuovo libero.
Ora non ci resta che trarre da questa incredibile esperienza gli insegnamenti che questo stupendo animale ci ha dato, a noi e a tutti coloro che con la sua storia si sono emozionati.
Continueremo a portare avanti il "Progetto Lupo" certi più che mai che questa specie meriti di essere tutelata, conosciuta e rispettata, forti di quanto abbiamo avuto il privilegio di imparare fino ad oggi e consapevoli di quanto ancora abbiamo da imparare su questi splendidi animali... e anche per questo grati a Navarre.
Come sempre, quando qualcuno dei nostri "ospiti" ci lascia, le cose che vorremmo dire sono molte più di quante l'emozione ci consenta di fare. Attraverso un video abbiamo condiviso la gioia del suo recupero e attraverso un video crediamo sia giusto ricordare Navarre nel momento più bello di questo difficile percorso insieme, condividendo gioia e dolore della sua storia con tutti coloro che lo hanno, con noi, sognato libero per sempre.

Dal 1989 il Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica - Monte Adone (Associazione di volontariato ONLUS) soccorre, cura e riabilita la fauna selvatica autoctona ritrovata ferita sul territorio di Bologna e provincia con lo scopo di reintrodurla in natura; accoglie inoltre la fauna esotica sequestrata per commercio/detenzione illegale e maltrattamento (www.centrotutelafauna.org)

 
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~ºKim Miharuº~
CAT_IMG Posted on 12/5/2012, 11:23




Povero Navarre....mi dispiace moltissimo che non ce l'abbia fatta.
Sono contenta,comunque,del fatto che nell'ultimo perdiodo della sua vita abbia ricevuto cura e rispetto da queste bravissime persone...
 
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9 replies since 15/1/2012, 20:11   585 views
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